Scontri e arresti durante la manifestazione per le pensioni: cosa sta succedendo in Argentina

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Fanpage.it ESTERI

Pentole e padelle battute con forza, striscioni al vento e urla contro l'ultra liberista di destra Javier Milei. Il 12 marzo 2025, come ogni mercoledì, l'Argentina ha assistito al ritorno del "cacerolazo", protesta rumorosa che richiama alla memoria le battaglie passate del Paese, con il rumore delle pentole che ha riempito le piazze contro le politiche di austerità del governo. Al centro delle proteste a Buenos Aires, l'insufficiente adeguamento delle pensioni. (Fanpage.it)

Su altri media

La consueta marcia dei pensionati del mercoledì è degenerata per la presenza di ultras e militanti che si sono messi alla testa del corteo e hanno cercato lo scontro. Tra i feriti, un fotografo in gravi condizioni ascolta articolo (Sky Tg24 )

E lo fanno sfidando la violenza della polizia, come quella che poche settimane fa si è riversata verso Carlos Dawlowfki, 75enne in pensione che in piazza indossava la maglia del Chacarita Juniors, squadra di Buenos Aires militante nella seconda serie argentina (L'INDIPENDENTE)

È il bilancio sommario della scorsa giornata politica a Buenos Aires, un consueto mercoledì di protesta dei pensionati, ma più turbolento del solito. (articolo21)

Argentina: il governo Milei denuncia per sedizione dopo proteste a favore dei pensionati

L’intervento delle forze dell’ordine ha scatenato scontri accesi tra manifestanti e polizia, culminati in arresti di massa e feriti. Il coinvolgimento di tifoserie organizzate ha ulteriormente inasprito il clima, trasformando la protesta in un campo di battaglia urbano. (Ultima Voce)

Milano, 13 mar. (il Dolomiti)

Nonostante le forti polemiche e le critiche per la dura repressione della manifestazione di mercoledì a sostegno dei pensionati, il governo argentino di Javier Milei ha difeso l'operato delle forze dell'ordine e ha presentato oggi una denuncia per "sedizione, attentato all'ordine costituzionale e associazione a delinquere" nei confronti di quelli che considera gli organizzatori e promotori degli scontri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)