Buenos Aires, duri scontri al corteo anti Milei di pensionati e ultras: 100 arresti, gravissimo un fotografo
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È di più di 100 arresti e almeno 20 feriti, tra cui un fotografo in gravi condizioni, il bilancio degli scontri scoppiati durante un corteo di protesta dei pensionati argentini a Buenos Aires, a cui hanno partecipato anche sindacati e ultras del calcio. Una battaglia campale, che si è scatenata nel pomeriggio di mercoledì nel centro della città dove i manifestanti si erano radunati per dire no ai tagli del governo ultraliberista di Javier Milei (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
È di più di 100 arresti e almeno 20 feriti il bilancio degli scontri scoppiati durante il consueto corteo di protesta dei pensionati argentini a Buenos Aires, davanti al Congresso, contro le politiche economiche del presidente Javier Milei (Euronews Italiano)
Sono scesi in piazza, come ogni mercoledì, per chiedere l’adeguamento delle pensioni e protestare contro i colpi della motosega di Milei. (il manifesto)
Erano gli hinchas, tifosi di decine di club argentini che hanno messo da parte le rivalità sportive per una causa comune: la difesa dei pensionati che da mesi, ogni mercoledì, manifestano nella capitale contro le politiche antipopolari del presidente Milei. (L'INDIPENDENTE)
Al centro delle proteste a Buenos Aires, l'insufficiente adeguamento delle pensioni. Pentole e padelle battute con forza, striscioni al vento e urla contro l'ultra liberista di destra Javier Milei. (Fanpage.it)
«Sedizione, attentato all’ordine costituzionale e associazione a delinquere». Questa l’accusa presentata dal governo di Javier Milei contro gli organizzatori della protesta di mercoledì davanti al Congresso di Buenos Aires (Avvenire)
Nonostante le forti polemiche e le critiche per la dura repressione della manifestazione di mercoledì a sostegno dei pensionati, il governo argentino di Javier Milei ha difeso l'operato delle forze dell'ordine e ha presentato oggi una denuncia per "sedizione, attentato all'ordine costituzionale e associazione a delinquere" nei confronti di quelli che considera gli organizzatori e promotori degli scontri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)