Libano, colpita la palestra della base italiana di Unifil. L’ira del ministro Tajani: «Inaccettabile»
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L'ordigno, una granata calibro 155, è caduta all'interno della struttura, ma fortunatamente non è esplosa. Sul posto artificieri al lavoro. Il duro colloquio tra la Farnesina e i colleghi israeliani Sarebbe una granata calibro 155 – a quanto si apprende – quella caduta e non esplosa sulla palestra della base italiana Unifil a Shama, in Libano. Un proiettile che, in caso di esplosione, avrebbe potuto provocare vittime. (Open)
Ne parlano anche altri giornali
Sono 12 le vittime del raid israeliano nell'est del Libano. Intanto le Nazioni Unite hanno segnalato che in Cisgiordania le forze israeliane "continuano a usare tattiche letali e di guerra che sembrano andare oltre gli standard delle misure di sicurezza". (la Repubblica)
GERUSALEMME — L’Unifil torna nel mirino delle operazioni di guerra israeliane contro il Libano. Un ordigno inesploso è finito ieri sul tetto di una struttura utilizzata dai caschi blu italiani nella base di Shama, nel Sud del Libano. (la Repubblica)
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un contatto telefonico con il nuovo ministro per … L’ordigno ha colpito la palestra senza provocare feriti perchè è rimasta inesplosa. (Il Fatto Quotidiano)
"Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto a Shama", in Libano, "dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Un colpo di artiglieria ha colpito, senza esplodere, il tetto della palestra della base italiana di Shama, nel sud del Libano, dove operano i soldati italiani di Unifil. Non risultano feriti. Si tratta di un nuovo "incidente" nella guerra di Israele contro Hezbollah che va avanti da settimane e che ha già coinvolto le basi Unifil presenti nel Paese dei cedri. (Liberoquotidiano.it)
Un colpo di artiglieria ha colpito, senza esplodere, il tetto della palestra della base italiana di Shama, nel sud del Libano, dove operano i soldati italiani di Unifil. (L'HuffPost)