Usa 2024, l'ultima supermedia dei sondaggi: chi è in testa tra Kamala e Trump
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Mancano solo cinque giorni al 5 novembre, il giorno in cui si svolgeranno le elezioni per determinare chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Già 50 milioni di persone hanno espresso la loro preferenza per posta o di persona. E, stando ai sondaggi, Donald Trump e Kamala Harris sono quasi in perfetta parità. Dunque saranno decisivi i sette Stati considerati in bilico: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altre testate
Biden, Harris, Trump e il destino del mondo, fresco di stampa in libreria (Luca Sossella editore, pp. (il manifesto)
Tutti gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti. Martedì 5 novembre si vota per eleggere il nuovo presidente: i candidati sono diversi, ma di fatto è una sfida a due tra Kamala Harris e Donald Trump. Per conoscere il risultato bisognerà aspettare un po’ di tempo, forse anche più dei quattro giorni necessari per decretare il nuovo inquilino alla Casa Bianca nel 2020, specie se la gara resterà un testa a testa nei sette Swing States, gli Stati in bilico, decisivi ogni volta per il verdetto. (Sky Tg24 )
L’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti, il 47esimo, è alle porte. La corsa a queste presidenziali è stata piuttosto movimentata, tra dibattiti, grandi campagne e discorsi pubblici negli stati chiave (quelli in bilico) e scontri anche molto accesi tra le due parti politiche. (Esquire Italia)
Il 6 novembre, gli Usa potrebbero non avere ancora un nuovo presidente perché, secondo i sondaggi, la contesa negli Stati chiave sarà all'ultimo voto. Il punto di Enrico Lagattolla e Valeria Robecco sulle elezioni Usa a pochi giorni dal voto. (il Giornale)
Un recente sondaggio del New York Times e del Siena College ha rivelato una crescente disillusione tra gli elettori americani riguardo alla democrazia statunitense. Quasi la metà degli intervistati sente che il sistema democratico non rappresenta efficacemente i cittadini comuni, mentre ben tre quarti credono che la democrazia sia a rischio. (Ottopagine)
Le elezioni presidenziali Usa sono l'ultimo esempio della tendenza alle urne degli ultimi anni: scegliere il meno peggio. Ma siamo sicuri che serva davvero a sventare il pericolo delle destre? (Jacobin Italia)