Gigafactory di Termoli in stand-by: Urso toglie i fondi PNRR

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SicurAUTO.it ECONOMIA

Il tavolo al Mimit con i rappresentanti di Automotive Cells Company (ACC), joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies che avrebbe dovuto realizzare la Gigafactory di Termoli, si è concluso con un nulla di fatto e allora il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha deciso di ricollocare altrove i fondi del PNRR, all’incirca 200 milioni di euro, originariamente destinati al progetto della fabbrica molisana per la produzione di batterie per auto elettriche. (SicurAUTO.it)

Su altre testate

Il presidente della Regione ha partecipato questa mattina all’incontro al Ministero: “Se necessario metteremo a disposizione le risorse attingendo dai Fondi di Sviluppo e Coesione” (isnews.it)

Stellantis: "A Termoli motori endotermici fino al 2028/29". Al tavolo del Mimit, Acc ha manifestato ritardi dovuti allo sviluppo della tecnologia delle batterie elettriche. (Avvenire)

Schiaffo del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a Carlos Tavares, ad di Stellantis (in foto). La Gigafactory programmata da tempo a Termoli resta nel limbo? Allora il fondo Pnrr di 400 milioni viene ritirato. (il Giornale)

Tavares, sul progetto della gigafactory di Termoli pesa il calo delle elettriche

Dall’incontro tra ministero delle Imprese e del Made in Italy e Acc non emerge abbastanza chiarezza sui piani per il futuro dello stabilimento di Termoli. La joint venture vuole più tempo per implementare una nuova tecnologia che taglierebbe i costi di produzione del 20-30% Urso: ricollocheremo i fondi PNRR previsti per la gigafactory di Termoli (Rinnovabili)

La decisione del Governo di dirottare gli ingenti fondi del PNRR destinati al progetto di Gigafactory di Termoli verso altre sponde, ancora da definire, era ormai nell'aria o, per lo meno, era un’opzione già messa in conto da diversi mesi dagli analisti di macro-economia e gli esperti di politica economica. (Primonumero)

In particolare, Tavares ha spiegato che se Stellantis ha preso alcune decisioni molto criticate è stato per evitare di trovarsi in una situazione simile a quella che sta vivendo ora Volkswagen. Come abbiamo visto, il numero uno di Stellantis ha ribadito la sua contrarietà al cambio delle regole delle emissioni di CO2 del 2025 richiesto da ACEA e ha affrontato anche il tema delle difficoltà del mercato auto europeo. (HDmotori)