Gaza, Francia, Germania e Regno Unito chiedono a Israele di fermarsi

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ESTERI

Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 marzo, i bombardamenti israeliani su Gaza hanno ripreso intensità, colpendo in particolare le aree di Rafah e Khan Younis. Secondo fonti locali, da quando è stato interrotto il cessate il fuoco, centinaia di persone hanno perso la vita, tra cui almeno 200 minori, come denunciato dall’Unicef. Tra le vittime degli attacchi, secondo quanto riportato dall’esercito israeliano, ci sarebbe anche Osama Tabash, capo dell’intelligence militare di Hamas nella Striscia, figura di spicco all’interno del gruppo fondamentalista.

Intanto, Francia, Germania e Regno Unito hanno rivolto un appello congiunto a Israele, chiedendo un’immediata sospensione delle operazioni militari. La pressione internazionale si fa sempre più forte, mentre il bilancio delle vittime continua a salire. Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che nelle ultime 48 ore sono stati registrati 130 morti e 263 feriti, con numerose persone ancora intrappolate sotto le macerie o disperse. Dal 7 ottobre 2023, data d’inizio dell’offensiva israeliana, il conteggio totale delle vittime ha superato quota 49.747, con oltre 113.000 feriti.

A Gaza centrale, nella notte, sono state colpite anche le case dei pescatori, strutture utilizzate sia come abitazioni che per la conservazione del pesce. L’esercito israeliano aveva precedentemente avvisato i residenti di evacuare gli edifici, ma le immagini delle macerie e le testimonianze di chi è scampato agli attacchi raccontano una realtà drammatica. “Siamo usciti al suono delle urla, ‘evacuate, evacuate’”, ha raccontato un testimone, descrivendo la scena di panico e distruzione.

In Italia, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha criticato duramente il governo Meloni per il suo silenzio sulla situazione a Gaza. Durante il congresso del Psi, Schlein ha sottolineato come non si possa “fare finta di niente” di fronte a quanto sta accadendo, citando in particolare l’attacco a un ospedale di Gaza, definendolo “gravissimo”. La leader del Pd ha inoltre evidenziato la necessità di uno sforzo congiunto della comunità internazionale, dell’Unione Europea e del governo italiano per ripristinare un cessate il fuoco duraturo.

Mentre la diplomazia internazionale cerca di trovare una soluzione, la situazione sul campo rimane critica. Le immagini che arrivano da Gaza mostrano una realtà sempre più insostenibile, con infrastrutture civili distrutte e una popolazione stremata da mesi di conflitto. Le parole di Schlein riflettono un sentimento diffuso, che chiede maggiore attenzione e impegno da parte delle istituzioni italiane ed europee.

Intanto, il Vaticano continua a seguire con preoccupazione gli sviluppi, pur senza rilasciare dichiarazioni ufficiali. La Santa Sede, da sempre attenta alle questioni umanitarie, potrebbe presto prendere una posizione più netta, anche alla luce delle crescenti pressioni internazionali.