Ue, via le barriere con Romania e Bulgaria: Schengen è un blocco di 29 Paesi e 400 milioni di anime
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Gli Stati Membri della Ue hanno deciso di revocare i controlli sulle persone alle frontiere terrestri interne con e tra Bulgaria e Romania, dal prossimo 1° gennaio. I due Paesi est-europei entrano a tutti gli effetti nell’Area Schengen, dopo che a fine marzo erano stati aboliti i controlli via aria e mare. Dalla loro adesione all’Unione Europea, avvenuta nel 2007, Bulgaria e Romania hanno applicato parti del quadro giuridico di Schengen, comprese quelle relative ai controlli alle frontiere esterne, alla cooperazione di polizia e all'uso del sistema di informazione. (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
La decisione è stata formalizzata giovedì 12 dicembre, durante il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell’Unione Europea, con il voto favorevole per eliminare i controlli via terra, completando un processo iniziato a marzo con la rimozione dei controlli aerei e marittimi. (Il Giornale d'Italia)
Bulgaria e Romania entrano a pieno titolo nell'area di libera circolazione di Schengen. Il Consiglio Ue ha deciso di rimuovere i controlli sulle persone ai confini terrestri interni all'area dei due Paesi a partire dal primo gennaio 2025. (Adnkronos)
Si chiude così un percorso iniziato nel 2011, quando la Commissione europea ha dichiarato la Romania e la Bulgaria pronte ad aderire. Piena adesione di Romania e Bulgaria all’area Schengen. Il Consiglio Ue ha deciso di rimuovere i controlli via terra a partire dal 1° gennaio 2025, dopo che lo scorso marzo erano stati aboliti quelli aerei e via mare. (Milano Finanza)
I due Paesi entreranno dunque a far parte dell’area Schengen a pieno diritto. Lo fa sapere il Consiglio Ue. (Il Sole 24 ORE)
La Confederazione è rappresentata dal consigliere federale Beat Jans. In qualità di membro dello spazio Schengen, la Svizzera può partecipare al Consiglio dell’UE, ma non può votare. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Adnkronos Per la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, Sofia e Bucarest sono ora finalmente e pienamente nell'area "a cui appartengono". (LaVoce)