Il bluff di Meloni davanti a Xi: “Noi il ponte con l’Europa”

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la Repubblica INTERNO

Prova a ritagliarsi un ruolo da mediatrice tra Unione europea e Cina, ma senza nessun fondamento concreto. «L’Italia può avere un ruolo importante nei rapporti con l’Ue nella creazione di relazioni equilibrate». Giorgia Meloni dice a Xi Jinping quello che ai cinesi importava di più sentire: riallacciare buone intese tra Roma e Pechino che servano alla leadership comunista per migliorare… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni si trova, per la prima volta, in visita ufficiale in Cina, con tappe a Pechino e Shanghai. Un obiettivo chiave è il memorandum sulla collaborazione industriale tra il ministero delle Imprese italiano e il dicastero della Tecnologia cinese. (L'INDIPENDENTE)

– Un incontro di un’ora e mezza, proseguito a cena, che ha spaziato dai rapporti bilaterali ai temi di politica internazionale. Il presidente cinese Xi Jinping e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si sono incontrati oggi a Pechino, nel secondo faccia a faccia dopo l’incontro a margine del G20 di Bali lo scorso anno. (Agenzia askanews)

Roma vorrebbe convincere Pechino a portare parte della produzione di auto elettriche in Italia, così da sopperire al calo di produzione di Stellantis (ex Peugeot e Fiat). La Cina, da parte sua, si dice pronta ad esplorare la cooperazione in aree emergenti, ma per il momento non c’è alcun progetto concreto. (RSI.ch Informazione)

"La Cina fondamentale per la pace". Il lungo incontro Meloni - Xi Jinping

Giorgia Meloni ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping a Pechino nel corso della sua visita ufficiale in Cina. “C’è una insicurezza crescente a livello internazionale e io penso che la Cina sia inevitabilmente un interlocutore molto importante per affrontare tutte queste dinamiche, facendolo partendo dai rispettivi punti di vista, per ragionare insieme di come garantire stabilità pace un interscambio libero”, ha detto la premier. (LAPRESSE)

Prima si chiamava Belt and Road, ora piano d’azione Italia-Cina. Cambiano i nomi, ma non il sogno di Palazzo Chigi, da chiunque sia abitato: aumentare le esportazioni sul mercato cinese e attirare maggiori investimenti cinesi in Italia. (il manifesto)

Dopo lo 'strappo' per l'uscita dell'Italia dalla Via della Seta, la premier rilancia e riallaccia i rapporti bilaterali con la Cina, un "partner di grande rilievo" con cui occorre mantenere intatto quel 'ponte' secolare costruito da Marco Polo 700 anni fa (AGI - Agenzia Italia)