Rinviata l’apertura del Maximall Pompeii: come arrivare e cosa si trova

Rinviata l’apertura del Maximall Pompeii: come arrivare e cosa si trova
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Vesuviano INTERNO

Rinviata l’apertura del Maximall Pompeii, che domani doveva essere pronto a diventare un punto di riferimento per lo shopping e il tempo libero nel Sud Italia. La grande inaugurazione: un evento atteso che segna l’apertura ufficiale al pubblico di questa struttura imponente è rinviata al 7 dicembre. Numeri e caratteristiche del centro commerciale Situato a Torre Annunziata, il Maximall Pompeii si estende su un’area di 200mila metri quadrati, di cui 50mila al coperto. (Il Fatto Vesuviano)

Se ne è parlato anche su altri media

Un'area immensa, a Torre Annunziata, di 200mila metri quadrati, di cui 50 al chiuso, sono pronti ad accogliere migliaia di persone che a partire da giovedì popoleranno il centro commerciale, uno dei più grandi del Sud. (ilmattino.it)

A cura di Valerio Papadia 11 (Fanpage.it)

Questa mattina, intorno alle 9, una parte della tettoia ha ceduto, colpendo un operaio di 29 anni, che è rimasto gravemente ferito. Un grave incidente si è verificato durante i lavori di costruzione del centro commerciale Maximall, un progetto che si preannuncia come uno dei più grandi del Sud Italia, situato al confine tra Torre Annunziata e Pompei. (Il Vescovado Notizie)

Maximall Pompeii a Torre Annunziata, apertura 7 dicembre: da ex feudo dei clan a oasi di relax

Il nome, preso in prestito dalla vicina… (La Repubblica)

Domani non si potrà ancora entrare nella galleria commerciale di 160 negozi, cuore di un hub che in un'ex area industriale di Torre Annunziata ha visto in quattro anni e mezzo di lavori la realizzazione di un albergo, un centro congressi,… Tutto rinviato. (La Repubblica)

Sorto a pochi passi dall'ingresso del parco archeologico tra i più famosi al mondo, quello di cui prende il nome, Pompei appunto, è stato costruito sul territorio di Torre Annunziata, nell'aria che fino ad inizi anni 90 ha ospitato la fabbrica Italtubi, che produceva pali in amianto. (ilmattino.it)