Trump e Kennedy Jr., un accordo controverso

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SALUTE

ROMA – La recente nomina di Robert F. Kennedy Jr. a capo del ministero della Sanità degli Stati Uniti, decisa dal presidente Donald Trump, ha suscitato un'ondata di polemiche tra medici ed esperti sia americani che internazionali. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni no vax e anti-scientifiche, ha dichiarato di soffrire di disfonia spasmodica, una condizione che ha ulteriormente complicato la sua figura pubblica.

L'analisi del New York Times ha evidenziato come l'appoggio di Kennedy Jr. abbia avuto un fascino più simbolico che reale per Trump, il quale potrebbe aver pagato un prezzo troppo alto per questo accordo. Infatti, la maggior parte degli elettori di Kennedy Jr. ha disertato le urne, rendendo l'operazione politicamente discutibile.

Gli scienziati americani temono che la nomina di Kennedy Jr. possa provocare un "terremoto" nella salute pubblica, a causa delle sue teorie complottiste e della sua avversione verso i vaccini. Questo timore è stato ulteriormente alimentato dalle recenti dichiarazioni di Kennedy Jr. contro la Semaglutide, un farmaco innovativo ed efficace per la perdita di peso, che potrebbe essere vietato negli Stati Uniti a causa delle sue posizioni antiscientifiche.

La scelta di Trump di nominare Kennedy Jr. alla guida del ministero della Sanità ha creato non poche polemiche, soprattutto alla luce della gestione della pandemia da Covid-19 durante il suo primo mandato presidenziale.