Robert, il cucciolo dei Kennedy diventato il miglior amico no-vax di Trump: da detestabile rampollo dem a filo Maga
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Robert Junior era uno di quei bambini tristi e stupiti fra le braccia della disperata madre Ethel Skakel, quando il loro papà, Bob Kennedy fu assassinato mentre era in campagna elettorale nel 1968, come prima di lui era stato assassinato il fratello maggiore John Fitzgerald. Nel famoso immaginario collettivo che in genere sbaglia, gli undici piccoli Kennedy figli di Robert ce li immaginavamo tutti di sinistra. (Il Riformista)
Su altri giornali
L'intervista di Fanpage.it a Mattia Diletti, docente della Sapienza Università di Roma ed esperto di politica americana: "Le nomine di Donald Trump per la squadra di governo? Non è solo una questione di competenza, ma è una prova di forza. (Fanpage.it)
Dopo le elezioni negli Stati Uniti, sono i giorni in cui la prossima squadra di Donald Trump va componendosi. Tra i nomi più dibattuti e controversi quello di Robert Kennedy Jr, che sarà il prossimo ministro alla Sanità. (Liberoquotidiano.it)
Il presidente eletto ha scelto il rampollo della dinastia politica più famosa d'America, convinto attivista no-vax (anche se la sua portavoce lo nega), come segretario alla Salute, e se verrà confermato dal Senato avrà a disposizione un portafoglio enorme che supervisiona assicurazioni, farmaci, forniture mediche e anche il cibo. (il Giornale)
La nomina di Robert Kennedy segretario alla Salute negli Stati Uniti fa discutere. Le posizioni estreme su alcuni temi, vaccini in primis, creano allarme nella comunità scientifica. Non vanno trascurate, però, altre posizioni del nuovo ministro scelto da Donald Trump. (Adnkronos)
Giovanna Botteri: "Kennedy Junior e Trump sono vissuti nelle lobby, nella ricchezza, sono miliardari e hanno approfittato di tutti i privilegi di quel sistema oggi dicono che il popolo deve riprendersi Washington e il popolo crede loro". (La7)
Però, anche per i problemi che ci sono stati con il Covid, negli ultimi anni la ricerca biomedica ha molto sofferto e continua a soffrire. “In America è sempre stata una posizione abbastanza bipartisan dire che bisogna fare di più per la ricerca. (Secolo d'Italia)