L’auto elettrica ora è in stand by: l’industria affronta la tempesta
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Auto elettriche in affanno, fabbriche che chiudono (anche quelle tabù tedesche), le multe Ue per il superamento dei limiti di CO2 nel 2025 e i cinesi che vogliono dilagare in Europa. E sull’auto si abbatte una tempesta perfetta. Un’altra, forse quella più intensa e pericolosa capace di stravolgere la geografia dell’industria ben più della crisi epocale degli anni scorsi generato dal triplo combinato disposto di pandemia, guerra e chip shortage. (Il Sole 24 ORE)
Su altre testate
Prime fra tutte la transizione ecologica in Europa scontenta l’automotive. Si è appena conclusa la Cop29 di Baku, con un accordo che soddisfa (poco) i sostenitori della finanza climatica e ancora meno le imprese dei 29 Paesi coinvolti. (Economy Magazine)
Questa volta è il turno dell’industria automobilistica. La Cina fa nuovamente paura. (corriereadriatico.it)
Di Marco Bertolini Solo qualche anno fa l’Europa, dando vita al Green New Deal, sembrava aver puntato tutte le sue carte sulla rivoluzione verde e sul passaggio alla motorizzazione di massa elettrificata. (Il Fatto Quotidiano)