“Feudale e discriminatoria”. L’accusa di Lancet alla sanità italiana
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Roma — Disparità tra Regioni ricche e povere, iniquità delle cure, fallimento della medicina digitale. Di tutto l’Italia ha bisogno in questo frangente tranne che dell’autonomia differenziata. Una bandiera tricolore si staglia sulla copertina di The Lancet, con uno sfondo di nuvole, ad accompagnare l’editoriale che la rivista internazionale di medicina, nella sua sezione europea, dedica al nostro Paese. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
COSENZA – La rivista The Lancet tira le orecchie al sistema sanitario italiano, alla sua frammentazione regionale e al rischio di ulteriori divisioni con l’avvio dell’autonomia differenziata. L’editoriale della rivista The Lancet sul sistema italiano “regionalizzato”: Poca ricerca e inefficienze, rischi maggiori con la legge Calderoli; la sanità in mano alle regioni alimenta le disuguaglianze. (Quotidiano del Sud)
/01/2025 06:00:00 In Italia c’è una Sanità, definita da Lancet, “spezzatino”, con la grande criticità delle Regioni che non riescono a comunicarsi dati e informazioni utili a curare i pazienti. (Tp24)
Il problema della frammentazione del sistema sanitario italiano è ben noto. (Sanità24)
L’editoriale pubblicato da The Lancet suona come un’accusa gravissima a un sistema sanitario che, invece di garantire equità e universalità delle cure, si dimostra sempre più frammentato e iniquo. Testa: “L’Italia non ha bisogno di ulteriori frammentazioni” Snami: “Sanità italiana: disparità e inefficienza ostacolano cure e diagnosi” (Quotidiano Sanità)
Un editoriale firmato da Pooja Jha, direttrice di Lancet Regional Health-Europe, ha infatti denunciato l’assenza di un sistema unificato per la gestione e la condivisione dei dati sanitari, inquadrando tale lacuna come uno dei maggiori ostacoli alla modernizzazione e all’equità del Servizio Sanitario Nazionale. (L'INDIPENDENTE)
La rivista scientifica Lancet lancia l’allarme sulla legge che detta il quadro normativo per la devolution di competenze su 23 materie, tra cui la tutela della salute, e che è stata “svuotata” dalla Corte costituzionale. (Il Fatto Quotidiano)