Quali conseguenze potrebbero esserci per l’Europa dallo stop al gas russo
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La chiusura del transito del gas attraverso l’Ucraina segna la fine di un’era e annulla un’arma politica di Mosca. Ma lascia l’Europa alle prese con rincari, stoccaggi ridotti e sfide per l’indipendenza energetica. Gli analisti sentiti da Fanpage.it prevedono prezzi più alti degli attuali e nervosismo per l’esaurimento delle scorte. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Franco Bernabè legge le turbolenze geopolitiche intorno al metano con un occhio al prossimo decennio. Oggi la priorità è trovare un assetto strategico di lungo periodo. (La Stampa)
Noi no: siamo autonomisti. Il neo segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo: «La Meloni può istituzionalizzarsi quanto vuole, resterà sempre la destra. (La Verità)
Una strategia su due livelli che punta in Europa ad accelerare l’adozione di «misure concrete», per dirla con le sue stesse parole, a cominciare dal price cap e dal disaccoppiamento dei prezzi tra energia da fonti fossili e rinnovabili. (Il Sole 24 ORE)
Come la pensi Davide Tabarelli, fondatore e presidente di Nomisma Energia oltre che docente di ingegneria dell’Università di Bologna, sulle politiche italiane del gas è cosa nota. (Tempi.it)
I mercati sapevano che l’accordo per il transito del gas russo era in scadenza. Eppure la sua mancanza è bastata a fare impennare i prezzi del 14% in due settimane. (Corriere della Sera)
Ministro Pichetto Fratin, partiamo dalla stretta attualità: l'Italia è al sicuro dopo il blocco dei flussi del gas russo via Ucraina? «Il nostro Paese, grazie alle diversificazioni degli approvvigionamenti di gas messe in campo negli ultimi anni, si può dire ormai indipendente dal gas russo. (ilmattino.it)