ReArm Europe, Conte: "Cambiarne il nome? Da Meloni una presa in giro"
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"Da Meloni l'ennesima presa in giro. Le basta cambiare nome al piano del riarmo. Almeno Ursula von der Leyen ci mette la faccia e parla chiaramente di riarmo". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte a Strasburgo. "Non e' vero che l'Europa investe meno della Russia, e' vero che investiamo peggio. Se ci fossero governanti seri dovrebbero ritrovarsi per settimane e mesi e tirar fuori un serio progetto di difesa comune, con un'unita' di comando che non vorranno raggiungere. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altre testate
In un'intervista a Euronews, Conte sostiene che ReArm Eu significa "buttare via soldi per permettere a tutti gli Stati membri di continuare ad aumentare le spese militari in modo scoordinato e disordinato", invece di dare impulso a un "serio progetto di difesa comune", che a suo avviso dovrebbe raggiungere un'autonomia strategica con "un passo importante" nell'integrazione politica dell'Ue. (Euronews Italiano)
"Io sono stato presidente del Consiglio, ho tenuto testa agli Stati Uniti. Ho concluso un accordo commerciale con la Cina cui gli Usa erano contrari spiegando che era utile per noi per i rapporti commerciali. (Civonline)
(Adnkronos) – E’ “molto facile” venire a Strasburgo a protestare con “i cartelli”, portandosi una cinquantina di parlamentari da Roma, per “lucrare un po’ di consenso elettorale”, gridando contro il riarmo dell’Ue. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
“La migliore soluzione per assicurare la sicurezza è il dialogo, la mediazione, un trattato di pace, non armare l’Europa. Come negoziare con Putin? Trump sta negoziando per noi. Bisogna sedere al tavolo della negoziazione a Riad. (Il Sole 24 ORE)
E poi i cartelli, esposti dalla tribuna nel pieno della seduta, con scritte che andavano da “basta armi” a “no al riarmo”, fino a “più lavoro meno armi”. (Il Dubbio)
“In nessun Paese d’Europa – prosegue Picierno che è vicepresidente dell’Eurocamera – il dibattito intorno alla difesa europea diventa una polarizzazione tra i cosiddetti guerrafondai e i cosiddetti pacifisti. (Il Fatto Quotidiano)