Transizione 4.0: dubbi di AssoSoftware sull’eliminazione degli incentivi sui beni immateriali
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Per AssoSoftware l'eliminazione degli incentivi previsti dal Piano Transizione 4.0 per quanto riguarda gli investimenti in beni immateriali sarebbe in controtendenza con la volontà dello Stato di digitalizzare le imprese e i loro processi produttivi AssoSoftware esprime dubbi e perplessità riguardo l’eliminazione degli incentivi legati agli investimenti in beni immateriali previsti dal Piano Transizione 4.0. (Informazione Fiscale)
Ne parlano anche altri giornali
Durante l’Italian Innovation Summit di Milano, il ministro Adolfo Urso ha annunciato importanti novità per il programma di Transizione 5.0, fino ad ora ostacolato da burocrazia e complessità tecniche. La Commissione Europea ha approvato modifiche significative per semplificare l’accesso agli incentivi e accelerare gli investimenti. (Radio Radio)
Secondo lo studio, il credito d’imposta ha attirato un’ampia partecipazione da parte delle imprese italiane, con oltre 29 miliardi di euro utilizzati per investimenti in beni materiali e immateriali. Un recente rapporto del comitato scientifico composto da Ministero dell’Economia, Banca d’Italia, e Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha fornito un primo bilancio sugli effetti di questa misura. (TCE Magazine)
Con tre distinte risoluzioni, numeri 63/E, 64/E e 65/E del 18 dicembre 2024, l’Agenzia delle entrate ha istituito otto codici tributo. Due sono destinati alla fruizione di altrettante agevolazioni: i crediti d’imposta per gli investimenti finalizzati all’attuazione del piano di transizione 5.0 e per le erogazioni liberali al Terzo settore. (FiscoOggi)
È inclusa una maggiorazione per i pannelli fotovoltaici realizzati in Europa ed è definita un’aliquota unica per investimenti fino… Sono 4 i cambiamenti che riguardano Transizione 5.0, l’agevolazione sugli investimenti digitali ed energetici delle imprese. (La Stampa)
Sono datate tutte 18 dicembre le risoluzioni pubblicate dall’Agenzia delle Entrate con l’istituzione di nuovi codici tributo, validi in alcuni casi per fruire dei crediti d’imposta in compensazione ed in altri per il versamento di specifiche imposte. (PMI.it)
“Si tratta dell’approvazione del decreto per la copertura degli interessi bancari che rappresenta sicuramente una risposta concreta del governo alle difficoltà strutturali che il settore ha quando si tratta di accesso al credito”, spiega Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare. (PesceInRete)