Inchiesta per corruzione a Venezia, si dimette l’assessore Boraso

Inchiesta per corruzione a Venezia, si dimette l’assessore Boraso
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
la Repubblica INTERNO

L'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, rassegna le dimissioni dall'incarico e lascia anche Cà Farsetti, non essendo consigliere comunale. Lo ha reso noto il suo avvocato difensore, Umberto Pauro, dopo l'incontro con il politico nel carcere di Padova. Il legale non ha commentato la scelta dell'assistito ritenendola un atto dovuto. Boraso furioso al cellulare Nella vicend… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

“Bisogna fare una causa di 10 milioni di euro di danni al Comune, che ci ha preso per il c... (il Resto del Carlino)

Il Consiglio Comunale in programma per oggi pomeriggio (ore 14) a Venezia, a Ca' Loredan, si preannuncia come uno dei più tesi dell’anno. (Sky Tg24 )

Boraso è stato arrestato il 16 luglio, contestualmente all’emissione dell’avviso di garanzia nei confronti del sindaco Luigi Brugnaro. Ad annunciarlo all’Ansa è stato il suo avvocato, Umberto Pauro, che lo ha incontrato poco fa. (il Resto del Carlino)

Inchiesta Venezia, Renato Boraso si è dimesso da assessore alla Mobilità

"Una pagina vergognosa che voi avete scritto", ha affermato Saccà, il quale ha annunciato l'avvio di una raccolta di firme per la richiesta di una seduta straordinaria per la convocazione di Brugnaro. La decisione è stata comunicata dal capogruppo del Pd, Giuseppe Saccà, dopo l'ennesima sospensione dei lavori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Il meccanismo delle dimissioni non è così immediato - spiega Pauro - alla luce delle procedure e della sua situazione detentiva de mio cliente. Lo rende noto il suo avvocato difensore, Umberto Pauro, che oggi ha incontrato il politico nel carcere di Padova (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, rassegna le dimissioni dall'incarico e lascia anche Ca' Farsetti, non essendo consigliere comunale. Il legale non ha commentato la scelta dell'assistito ritenendola un atto dovuto. (Corriere della Sera)