Juve, brucia la sconfitta a Norimberga. Thiago Motta ammette: “Dobbiamo migliorare”

– Si chiude con una netta sconfitta a Norimberga il ritiro tedesco della Juve. Squadra imballata, idee ancora da assimilare, Norimberga più in forma e rinforzi che dovranno ancora arrivare: 3-0 e poco da salvare. Lavori in corso in casa bianconera che ora tornerà a Torino per lavorare alla Continassa, in attesa degli ultimi acquisti dal mercato. Poche cose si sono viste, soprattutto nel primo tempo, poi nella ripresa, con un numero maggiore di titolari, un approccio diverso, più possesso palla ma anche disattenzioni difensive importanti. (Quotidiano Sportivo)

Su altri giornali

Male la prima, anche se non ufficiale, per la Juventus. Dopo la sconfitta contro il Norimberga Thiago Motta ci tiene ad avvisare le avversarie della Serie A. (Inter-News)

Doveva essere l’inizio di un nuovo progetto tecnico basato sui giovani, ma fino adesso non sembra proprio così, a giudicare dalle prime mosse di mercato di Giuntoli. La Juventus è partita forte, chiudendo alcuni colpi importanti, ed è sotto gli occhi di tutti che, con Thiago Motta in panchina, la società stia profondamente ripensando e rivoluzionando il suo parco giocatori. (Minuti Di Recupero)

È quello che ha provato non a fare Thiago Motta, infatti, dopo lo 0-3 patito in amichevole contro la squadra di Klose. Poi Thiago Motta chiarisce anche sulla mancata presenza di Soulé, Contro il Norimberga è arrivata una brutta sconfitta, guardando solo il risultato. (Eurosport IT)

"Non siamo riusciti a entrare in partita, nella ripresa è andata meglio e potevamo trovare il pareggio che avrebbe potuto cambiare partita, ma non è un'alibi. (Liberoquotidiano.it)

"Siamo in una fase in cui dobbiamo migliorare sicuramente e in fretta, ma questa settimana in Germania è andata bene - aggiunge l'allenatore - e non ho dubbi sul fatto che costruiremo una rosa competitiva". (Il Mattino di Padova)

Il calciatore non ha preso parte al test, perso 3-0 dalla squadra di Motta, e ha guardato i suoi compagni dalla panchina insieme allo staff juventino. (Il Romanista)