Draghi e Macron, dibattito a Parigi: “L’Europa deve imparare a crescere da sola”. L’idea dei ‘campioni europei’ sul modello Airbus
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– Nel cuore del V° arrondissement di Parigi, al Collège de France – prestigioso luogo di ricerca e insegnamento fondato da Francesco I nel 1530 – Macron e Draghi hanno partecipato a un dibattito sul futuro della competitività europea, l’innovazione e l’evoluzione del mercato unico. L’elezione di Donald Trump è il “campanello d’allarme” che l’Europa stava inconsciamente aspettando? “Non so davvero come rispondere a questa domanda” replica l’ex presidente della Banca Centrale Europea alla prima domanda dell’economista Philippe Aghion, professore al Collège de France e alla London School of Economics, moderatore dell’incontro insieme a Emmanuel Macron (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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È la raccomandazione di Mario Draghi che, ieri, nel corso di una tavola rotonda sul futuro della competitività europea col presidente francese Emmanuel Macron al Collège de France di Parigi, ha ribadito la necessità che l’Unione europea avanzi ”velocemente” per fronteggiare insieme le sfide mondiali, senza cedere alla tentazione del ciascun per sé. (Wall Street Italia)
Elena Granaglia, docente di Scienza delle Finanze all’Università Roma Tre, fa parte del gruppo di studiosi e studiose (Fabrizio Barca, Vittorio Cogliati Dezza, Piero De Chiara, Giulio De Petra, Paolo De Rosa, Giovanni Dosi, Fulvio Esposito, Massimo Florio, Elena Granaglia, Salvatore Morelli, Ugo Pagano, Andrea Roventini, Lorenzo Sacconi) che per conto del Forum Disugulianze e Diversità ha redatto il documento «Piano Draghi: non ci siamo». (Jacobin Italia)
Chi pensava che l’ex premier ed ex Presidente della Bce, Mario Draghi, scagliasse anatemi contro Donald Trump, rieletto Presidente degli Stati Uniti a furor di popolo, aveva preso lucciole per lanterne. (FIRSTonline)
Autore Shahin Vallée Cover Groupe d'études géopolitiques/Grand Continent Summit Data 13 Novembre 2024 Salva Salvato Versione pdf Condividi Iscriviti per scaricare la versione pdf di questo articolo (Le Grand Continent)
Muoversi «in ordine sparso» porta alla sconfitta, poiché «siamo troppo piccoli, non si va da nessuna parte». Sentire Mario Draghi pungolare da Budapest l'Europa a prendere in fretta, e in modo unitario, le decisioni vitali per la propria sopravvivenza adesso che Donald Trump è tornato in sella all'America, è come riavvolgere un nastro vecchio di sette anni. (il Giornale)
“Il videomessaggio di Trump non c’è stato, ma se ci fosse domani non sarebbe una tragedia”, dice Charles Michel ai giornalisti nella tarda serata di giovedì, dopo la cena in cui i leader europei cominciano a mettere a fuoco la nuova vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa, intorno al tavolo allestito dal padrone di casa Viktor Orbàn nella sede del Pa… (L'HuffPost)