Bolsonaro potrebbe chiedere rifugio in un'ambasciata straniera
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Accusato formalmente di aver partecipato all'organizzazione di un tentativo di colpo di stato per impedire l'insediamento del suo successore, Luiz Inacio Lula da Silva, l'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro potrebbe rifugiarsi in un'ambasciata straniera, di fronte al rischio di essere arrestato. "Da quello che vedo, nella storia del mondo, chiunque si senta perseguitato può andare in un'ambasciata" straniera, ha detto in un'intervista al portale Uol. (Il Messaggero Veneto)
La notizia riportata su altre testate
L'ex presidente del Brasile, l'ultraconservatore Jair Bolsonaro, "era perfettamente a conoscenza e ha partecipato attivamente ad una trama golpista che mirava a realizzare un colpo di Stato contro il governo legittimamente eletto di Luiz Inacio Lula da Silva e ad abolire lo stato di diritto democratico". (Sky Tg24 )
L’ex presidente «ha pianificato, agito, avuto il controllo diretto ed effettivo» e «piena consapevolezza e partecipazione attiva» nell’organizzazione criminale che mirava a realizzare un colpo di Stato contro il neo-eletto Luiz Inácio Lula da Silva nel 2022. (Corriere della Sera)
Si è stretto il cerchio giudiziario intorno all'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Ieri la Polizia federale ha chiuso le indagini sul suo ruolo nel tentativo di presunto colpo di stato dopo la vittoria elettorale di Lula, nell'ottobre del 2022. (il Giornale)
È la conclusione a cui è giunta la Polizia federale brasiliana al termine di «varie indagini condotte nell’arco di quasi due anni, basate su violazioni del segreto informatico, telefonico, bancario, fiscale, perquisizioni e sequestri». (il manifesto)
Di Paolo Menchi – (Notizie Geopolitiche)
Secondo la Cnn Brasile, il rapporto della polizia sostiene che Bolsonaro «era pienamente a conoscenza» anche di un piano per assassinare Lula prima del suo insediamento, e, con lui, il vicepresidente Geraldo Alckmin e il ministro della Corte Suprema Alexandre de Moraes. (Avvenire)