Marmolada, domani il secondo anniversario della tragedia

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Ufficio Stampa INTERNO

Comunicato 1774 Il presidente Fugatti: il ricordo e il lavoro per proteggere le comunità locali Marmolada, domani il secondo anniversario della tragedia A due anni dal distacco del seracco di Punta Rocca in Marmolada, che provocò undici vittime e sette feriti, la ‘cicatrice’ sul ghiacciaio è ben visibile, nonostante la neve ancora presente. Alle 13.43 del 3 luglio 2022 precipitarono a valle circa 63.300 metri cubi di materiale ad una velocità di 50-80 metri al secondo, portando con sé roccia e detriti per circa 2,2 chilometri. (Ufficio Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Ancora neve, in queste ore, sulla Marmolada. Alle 13.43 del 3 luglio, un grande seracco si è distaccato dalle parti di Punta Rocca e a 300 km orari si è fiondato a valle, per mezzo chilometro. (Corriere Delle Alpi)

11 persone persero la vita, 7 rimasero ferite a causa del crollo di un seracco dal ghiacciaio, la cui cicatrice è ancora ben visibile a chiunque osservi quel versante della montagna. Il 3 luglio 2022, alle 13.43, precipitarono a valle circa 63.300 metri cubi di materiale ad una velocità di 50-80 metri al secondo, portando con sé roccia e detriti per circa 2,2 chilometri. (Dolomiti Review)

È stata un’operazione di soccorso difficilissima, sotto il rischio di altri crolli, con una montagna ferita e attanagliata da una giornata di calore davvero innaturale, per quelle quote. (Bellunopress)

La tragedia della Marmolada, il ricordo della Sat

Credit: Credit: Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Alle 13:43 del 3 luglio 2022 un serraco del ghiacciaio della Marmolada nei pressi di Punta Rocca è crollato per circa 2,3 km, provocando una valanga da 64.000 tonnellate di ghiaccio, neve e detriti rocciosi a una velocità di almeno 180 km/h su un sentiero su cui passavano degli escursionisti, provocando 11 vittime e 8 feriti. (Geopop)

MeteoWeb (MeteoWeb)

Pubblicità “L’imprevedibile tragedia della Marmolada è riuscita a portare in modo crudo e violento all’attenzione della società civile e al mondo dell’alpinismo la realtà e gli effetti del cambiamento climatico anche alle alte quote. (la VOCE del TRENTINO)