Il padre di Ramy Elgaml: “Era il mio sangue. Ma ora niente violenze, voglio la verità”
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Scorre le foto del figlio sul cellulare e continua a ripetere il suo nome. «Ramy». C’è lui al lavoro in cantiere col caschetto in testa che sorridente gli fa una videochiamata, a cavallo davanti alle piramidi che con le braccia simula un aeroplano, loro due abbracciati davanti al Duomo. «Ramy rideva sempre», dice Yehia Elgaml, 61 anni, suo padre. In Italia da 17 anni, a Milano da quindici, sempre… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Uno scooter che viaggia a velocità sostenuta, con a bordo due persone, e due auto dei carabinieri che lo inseguono. Le immagini dovrebbero finire negli atti dell’inchiesta sul decesso del 19enne egiziano. (Il Fatto Quotidiano)
Casino a Milano, zona Corvetto, perché è morto questo ragazzo egiziano che si chiama Ramy: era inseguito da una pattuglia dei carabinieri, cadono, il ragazzo muore e su TikTok iniziano a circolare le fake news riguardo al fatto che sarebbero stati i carabinieri, pensate un po’ voi, ad averlo investito. (Nicola Porro)
Non più la favola del mare e del sole che racconta la Sicilia come il luogo perfetto solo per fare le vacanze ma il mare come risorsa principale per rilanciare l’economia di un territorio e costruire il futuro delle nuove generazioni. (Economia Sicilia)
Al momento risultano indagati per l’incidente mortale sia il 22enne tunisino alla guida che il militare che guidava la gazzella. (malpensa24.it)
Poco prima della mezzanotte, nella parte «bassa» del Corvetto (tra via Mompiani e viale Omero), gridano verità e giustizia per Ramy Elgaml, il loro amico 19enne del quartiere morto a Milano domenica notte in un incidente stradale dopo un inseguimento dei carabinieri. (Corriere Milano)
Dopo la notte di guerriglia urbana e i disordini successivi al quartiere Corvetto di Milano seguiti alla morte del pregiudicato egiziano Ramy Elgaml con cassonetti bruciati, lancio di bottiglie e proteste contro le forze dell’ordine orchestrate tra anarchici e immigrati, il deputato di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato e (Secolo d'Italia)