Migranti Albania, cosa farà il governo ora? La norma per stabilire quali sono i Paesi sicuri e il sospetto di una regia dietro gli attacchi

Migranti Albania, cosa farà il governo ora? La norma per stabilire quali sono i Paesi sicuri e il sospetto di una regia dietro gli attacchi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
ilmessaggero.it INTERNO

Stizzita e delusa ma per niente sorpresa. E, soprattutto, determinata ad andare avanti. Giorgia Meloni non ha intenzione di arretrare sul modello Albania. Non ora – spiegano fonti autorevoli a palazzo Chigi – che l'iniziativa italiana ha guadagnato consenso in Europa, come conferma l'interesse di 10 Paesi e di Ursula von der Leyen dimostrato giovedì mattina a Bruxelles. Anzi il pressing italiano per conclusioni del Consiglio Ue il più possibile oltranziste sulle politiche migratorie, e pure il vertice ad hoc messo in piedi dalla premier prima dell’incontro dei Ventisette (per quanto ampiamente preannunciato), sarebbero da considerarsi come una sorta di prima risposta di Meloni ai giudici della sezione immigrazione (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Giorgia Meloni è infuriata dopo la decisione del tribunale di Roma, che non ha convalidato il trattenimento dei migranti detenuti in Albania: "Penso che non spetti alla magistratura dire quali sono i Paesi sicuri ma al governo", ha detto in punto stampa a Beirut. (Fanpage.it)

Il tribunale non convalida il trattenimento dei migranti in Albania. Meloni, "abbiamo contro parte delle istituzioni" (AGI - Agenzia Italia)

Meloni: "Penso che non spetti alla magistratura deciderlo ma al governo". La loro richiesta di asilo era già stata respinta ma ora avranno 14 giorni di tempo per fare ricorso. (Sky Tg24 )

Caso Albania, Meloni: “Parte dei magistrati fa opposizione”. E convoca un cdm per “superare gli ostacoli” con nuove norme

Se invece una nazione, pur essendo compresa nell’elenco dei paesi considerati sicuri dalla Farnesina, di fatto non lo è per alcune categorie di persone (appartenenti alla comunità LGBTQ+, vittime di violenza di genere incluse le mutilazioni genitali femminili, minoranze etniche e religiose, accusati di crimini politici, condannati a morte, sfollati climatici), in ragione dei principi affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, vengono meno i presupposti di applicazione della procedura accelerata in frontiera e quindi diventa illegittimo trattenere il migrante nei centri di rimpatrio in territorio albanese. (Italia Oggi)

Un rientro «immediato» in applicazione del Protocollo siglato tra Giorgia Meloni e l’omologo albanese Edi Rama, dopo che ieri la sezione immigrazione del Tribunale di Roma — competente sulla base della norma di ratifica dell’accordo — ha emesso un lapidario «non convalida il trattenimento». (Il Sole 24 ORE)

A oltre dieci anni dall’ultimo governo Berlusconi, riprende questa strada anche la premier Giorgia Meloni: se la decisione di un arbitro non piace significa che l’arbitro è venduto. La missione albanese del governo riporta indietro la lancette della storia politica italiana. (Il Fatto Quotidiano)