La giudice anti-protocollo è il capo delle toghe rosse

La giudice anti-protocollo è il capo delle toghe rosse
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il Giornale INTERNO

Una sentenza annunciata, emessa da un giudice che aveva già nelle settimane scorse pubblicamente bollato il piano di Giorgia Meloni come «un accordo giuridicamente irrealizzabile» basato su «una forte limitazione del diritto di difesa», messa in atto da un governo affetto da «schizofrenia» in materia di giustizia. Non serviva, insomma, la sfera di cristallo per prevedere come sarebbe andata a finire la faccenda, quando il trasferimento dei migranti all'hotspot in Albania è arrivato sul tavolo del giudice Silvia Albano. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Mentre in Italia continua lo scontro politico sull’operazione albanese, con il governo determinato a proseguire a dispetto dei provvedimenti con cui la magistratura ha decretato l’illegittimità dei trattenimenti, i dodici sulla cui pelle l’esperimento albanese è stato testato dovranno affrontare l’ennesimo viaggio. (la Repubblica)

Il problema è che è molto difficile cercare di dare risposte alla Nazione quando si ha anche l’opposizione di parte delle istituzioni». Un nodo delicato che preannuncia uno scontro di sistema.Lo si intuisce dal modo in cui la premier commenta la sentenza dei giudici di Roma che impone al governo di riportare in Italia i dodici migranti appena trasferiti in Albania: «Il problema non è quel centro di accoglienza. (Corriere della Sera)

La prima, la più probabile: essere condotti in un centro di accoglienza, forse a Bari, porto di sbarco in Italia, in attesa che vengano sbrigate le pratiche relative al ricorso contro il parere negativo espresso dalla Commissione territoriale del ministero dell’Interno alla loro richiesta di asilo; la seconda, la meno probabile: essere accompagnati al Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr), con il rischio che vengano avviate nei loro confronti le procedure di espulsione a meno di una sospensiva da parte del giudice; la terza, quella indicata dal Tribunale di Roma: liberi sul territorio nazionale, senza poter uscire dall’Italia, con un documento di soggiorno provvisorio (durata sei mesi) da richiedente protezione internazionale sulla base del fotosegnalamento al quale sono stati già sottoposti. (Corriere Roma)

Masera sullo stop dei giudici al modello Albania: “Sentenze Ue vincolanti, il governo lo sa ma prova a forzare”

I centri sono in Albania, ma risultato essere giurisdizione italiana. Per questi 12 migranti lo ha fatto la questura di Roma emettendo un decreto di trattenimento che avrebbe poi dovuto essere convalidato dalla 18esima sezione del tribunale civile della capitale che è competente sull’immigrazione. (Vanity Fair Italia)

L'Anm, "i magistrati applicano le norme volute dal nostro ordinamento e dall'ordinamento europeo". Schlein, "fuorilegge l'accordo con Tirana, buttati via oltre 800 milioni di euro" (AGI - Agenzia Italia)

“I giudici rispettino il potere esecutivo”, grida Tajani. Quelli di Roma lo hanno ignorato? «È esattamente l’opposto. È il governo che deve rispettare le decisioni dei giudici.… (la Repubblica)