Cosa succede ai Cpr in Albania dopo le sentenze e a cosa servirà il decreto di Meloni sui paesi sicuri

Cosa succede ai Cpr in Albania dopo le sentenze e a cosa servirà il decreto di Meloni sui paesi sicuri
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Approfondimenti:
Open INTERNO

La premier vuole approvare una nuova legge già lunedì in Cdm. Ma rischia di essere tutto inutile. Il nodo del nuovo regolamento Ue sul diritto d'asilo. E il rischio che i centri rimangano vuoti. Con enorme spreco di soldi Un decreto in programma per lunedì 21 ottobre. Per stabilire per legge quali sono i paesi sicuri. E restringere, secondo le intenzioni, i poteri dei giudici. Questo è il piano di Giorgia Meloni per il Cpr in Albania, dopo l’annunciato no dei magistrati al trattenimento dei migranti nel centro di Gjader. (Open)

Ne parlano anche altri giornali

Introduzione (Sky Tg24 )

I centri sono in Albania, ma risultato essere giurisdizione italiana. Per questi 12 migranti lo ha fatto la questura di Roma emettendo un decreto di trattenimento che avrebbe poi dovuto essere convalidato dalla 18esima sezione del tribunale civile della capitale che è competente sull’immigrazione. (Vanity Fair Italia)

Stizzita e delusa ma per niente sorpresa. E, soprattutto, determinata ad andare avanti. (ilmessaggero.it)

Dall'Albania all'Italia, cosa succede adesso ai migranti? "Tempi lunghi per la loro domanda d'asilo"

Mentre in Italia continua lo scontro politico sull’operazione albanese, con il governo determinato a proseguire a dispetto dei provvedimenti con cui la magistratura ha decretato l’illegittimità dei trattenimenti, i dodici sulla cui pelle l’esperimento albanese è stato testato dovranno affrontare l’ennesimo viaggio. (la Repubblica)

Giorgia Meloni è infuriata dopo la decisione del tribunale di Roma, che non ha convalidato il trattenimento dei migranti detenuti in Albania: "Penso che non spetti alla magistratura dire quali sono i Paesi sicuri ma al governo", ha detto in punto stampa a Beirut. (Fanpage.it)

L'Anm, "i magistrati applicano le norme volute dal nostro ordinamento e dall'ordinamento europeo". Schlein, "fuorilegge l'accordo con Tirana, buttati via oltre 800 milioni di euro" (AGI - Agenzia Italia)