Super Mario Party Jamboree è un folle spasso

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Il titolo è addirittura il terzo della serie ad arrivare su Switch, preceduto da Super Mario Party del 2018 e da Mario Party Superstars del 2021. D’altronde è innegabile che la console ibrida di Nintendo, grazie alla sua conformazione e alla versatilità dei suoi Joy-Con, sia la console perfetta per il multiplayer, soprattutto in locale. Advertisement Nel Nintendo Direct dello scorso giugno, Jamboree è stato definito come il Mario Party più grande di sempre e, in attesa di mettere le mani sulla versione completa del gioco per scoprire se è vero, lo abbiamo potuto provare per circa un’ora e mezza durante un evento dedicato organizzato da Nintendo. (Spaziogames.it)

La notizia riportata su altri media

Shopping, corse a tutta velocità e… un vulcano Goomba? Preparati per fantastiche sorprese su cinque nuovi tabelloni in #SuperMarioPartyJamboree. Scoprite le nuove ambientazioni e le sorprese del prossimo gioco per Nintendo Switch (NintendOn)

A Milano, oltre a sognare sotto al Duomo, abbiamo provato con mano Super Mario Party: Jamboree, in arrivo il prossimo 17 ottobre. È una storia d’amore che dal 2018 è presente anche su Nintendo Switch, la console ibrida di Nintendo che non sembra voler affatto mollare il mordente. (The Games Machine)

Nintendo ci ha da sempre abituati ad avere, in ogni generazione di console, tra i due e i tre capitoli della longeva serie di Mario Party. Escludendo la sfortunata WiiU, e un paio di console portatili, ogni console del Colosso di Kyoto ha ricevuto almeno due titoli della serie. (Tom's Hardware Italia)

Super Mario Party Jamboree, abbiamo provato il dodicesimo capitolo della serie

Abbiamo provato in anteprima il nuovo party game per Nintendo Switch: le impressioni Ufficio Stampa Non c'è due senza tre ed ecco arrivare, prima che Nintendo Switch lasci il posto al suo successore, il terzo titolo della serie di Mario Party dedicato alla console ibrida di Kyoto (il 18° in totale). (Sport Mediaset)

Mentre su altri lidi sono i grandi colossal a dettare la cadenza delle generazioni, Switch si è dimostrata un rifugio sicuro per ispirazioni d'ogni genere, accogliendo sì videogiochi giganteschi come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, ma anche derive più contenute come Super Mario Wonder, gioielli per pochi come il Pikmin tanto caro a Shigeru Miyamoto, e soprattutto produzioni che altrove non sarebbero assolutamente recepite con il medesimo entusiasmo, tanto in termini di vendite quanto sul piano del puro e semplice gradimento. (Multiplayer.it)