Violenta supercella temporalesca in Piemonte: molti danni, tantissima grandine a Quattordio

Forte instabilità in queste ore sulle regioni settentrionali come da previsioni. Nel pomeriggio di oggi, una supercella temporalesca (temporale con presenza di struttura rotante, ovvero mesociclone, che può risultare molto intenso) si è rapidamente sviluppata sulla pianura piemontese, colpendo in particolare le zone fra astigiano e alessandrino. Questo evento meteorologico estremo ha causato numerosi disagi e criticità, mettendo a dura prova le infrastrutture locali e la popolazione. (Meteo Italia)

Ne parlano anche altri media

Ancora allerta gialla per i temporali, domenica 7 luglio, su quasi metà del Piemonte, con possibilità di forti raffiche di vento e grandine di piccola e media dimensione, secondo le previsioni di Arpa, l'agenzia regionale per la protezione ambientale. (Corriere della Sera)

ASTI – In queste ore sulla zona dell’astigiano si sta abbattendo un violento temporale. Già dalle 14 di oggi pomeriggio la situazione sembrava critica, con grosse nuvole scure sospese su buona parte della provincia. (Quotidiano Piemontese)

MeteoWeb (MeteoWeb)

Una supercella ha flagellato il Piemonte meridionale nel pomeriggio di oggi, portando grandine fino a 2-3cm e accumuli importanti, ma anche nubifragi e forti raffiche di vento. La supercella si è formata all’altezza di Villafranca/Villanova, nell’Astigiano, per poi spostarsi verso l’Alessandrino. (MeteoWeb)

AGGIORNAMENTO ORE 16.58 – Lungo la A21 la situazione critica ora si è spostata sul tratto dopo Alessandria, verso Lobbi. AGGIORNAMENTO ORE 18.08 – A Quattordio si sta intervenendo dopo i moltissimi danni causati dalla grandinata e dal maltempo. (Radio Gold)

Alberi caduti con strade interrotte (come la circonvallazione esterna di Borgaretto in zona Stupinigi), supermercati e centri commerciali allagati (ad esempio alle Fornaci di Beinasco), automobili sono rimaste bloccate nel sottopasso di strada Vivero a Moncalieri e la mole di pioggia caduta ha creato problemi anche ad alcune persone che si trovavano vicino un centro sportivo, impossibilitate a prendere la strada perché trasformata in un fiume. (La Stampa)