Impeachment per Yoon, la Corea del Sud volta pagina

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ESTERI

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, dopo aver tentato di imporre la legge marziale, è stato destituito dal Parlamento, che ha approvato una mozione di impeachment. La decisione è stata accolta con entusiasmo da centinaia di migliaia di persone, tra cui studenti, pensionati, giovani madri e padri con figli, che si sono riversate nelle strade di Seul per festeggiare. Yoon, che aveva annunciato l'intenzione di imporre la legge marziale il 3 ottobre scorso, ha dichiarato di volersi fare temporaneamente da parte, rispettando la mozione di impeachment, ma ha anche esortato alla fine della politica di eccessi e scontri tra le forze politiche.

Il tentativo di golpe, durato appena sei ore, è stato bocciato dai parlamentari, che, nonostante la minaccia dei blindati dell'esercito posizionati nelle zone strategiche di Seul e le restrizioni draconiane imposte dal generale Park An-su, si sono stretti attorno al pensiero democratico. La Corte costituzionale sudcoreana ha avviato la prima riunione sulla procedura di impeachment, iniziata alle 10 ora locale, come confermato da un portavoce della corte.

Le strade di Seul, gelide ma ribollenti di entusiasmo, sono state teatro di una manifestazione di unità nazionale, con oltre 200mila persone che attendevano il verdetto di fronte al Parlamento. La folla, composta da una variegata rappresentanza della società sudcoreana, ha esultato alla notizia della destituzione di Yoon, gridando slogan di unità e democrazia. La studentessa Yun, con voce roca per gli slogan gridati, ha dichiarato che il paese è finalmente unito come una vera nazione.

Yoon Suk-yeol, che sembra vivere su un altro pianeta, ha imposto la prima legge marziale dell'era democratica della Corea del Sud, ma il suo tentativo è stato rapidamente sventato.