"Anora", boom al botteghino. L'Oscar porta soldi e fortuna

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Si è sempre sostenuto, spesso a ragione, che vincere premi, come l'Oscar, nel cinema, potesse portare male. Almeno, a livello di incassi. Colpa dell'Academy che ha (quasi) sempre strizzato l'occhio a film dal budget ridotto e con conseguente sterile botteghino. Per dire, negli ultimi 15 anni, il solo Oppenheimer, trionfatore lo scorso anno, con 957,8 milioni di dollari di box office mondiale, è riuscito ad entrare nella top ten delle pellicole, vincitrici dell'Oscar come Miglior Film, con i maggiori incassi di sempre. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

E, rispondendo a un commento di Domenico Marocchi, inviato della Rai, che le ha scritto "Volevo andare domani", ha aggiunto: "Non buttare soldi". (Liberoquotidiano.it)

Antonella Clerici, la conduttrice di È Sempre Mezzogiorno ha usato il suo profilo Twitter per stroncare senza mezzi termini le pellicole di Anora e The Substance, nonostante il grande successo ottenuto a livello internazionale. (Movieplayer)

Antonella Clerici contro 'Anora'. (Adnkronos)

Facebook Antonella Clerici: “Mi dicono torna in cucina, lo odio”, lo sfogo in tv dopo le polemiche su Anora Nella puntata di oggi di È sempre mezzogiorno, la conduttrice ha risposto a tono dopo gli attacchi ricevuti sui social: ecco cosa è successo. (Libero Magazine)

Antonella Clerici contro ‘Anora’. Il film di Sean Baker, che ha dominato gli Oscar 2025 vincendo cinque statuette su sei nelle categorie ‘Miglior film’, Miglior regia’, ‘Miglior attrice protagonista’ a Mikey Madison, ‘Miglior sceneggiatura originale’ e ‘Miglior montaggio’, non è piaciuto alla conduttrice, che se ne è lamentata pubblicamente con un post piuttosto esplicito sul proprio profilo X: “Anora il vincitore di 5 oscar e’ uno dei film piu’ brutti, insulsi, inutili che abbia mai visto”. (OglioPoNews)

De gustibus non disputandum est, dice la locuzione latina: i gusti sono del tutto personali, basati sulla sensibilità dell'individuo, e per questo discuterne è tempo perso. Eppure lo si fa lo stesso. (ilmattino.it)