L'Europa si schiera contro la sorveglianza di massa basata sull'intelligenza artificiale
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Il Parlamento europeo ha votato a favore di una risoluzione che prevede il divieto di utilizzo delle tecnologie di sorveglianza di massa alimentate dall'intelligenza artificiale.
Il parere del Parlamento europeo mira a vietare qualunque utilizzo di database per il riconoscimento facciale al fine di sorvegliare gli spostamenti dei cittadini e accertarne l'identità.
Il testo della legge è ancora in fase di negoziazione e stesura quindi la decisione del Parlamento europeo non è in questo momento vincolante ma indica le salvaguardia che dovranno essere introdotte in merito all'utilizzo delle tecnologie basate sull'intelligenza artificiale
L'Europa decide di assumere una posizione intransigente vietando l'utilizzo di soluzioni per il riconoscimento facciale e l'identità degli individui in qualunque area pubblica. (IlSoftware.it)
Ne parlano anche altri media
Alla metafisica umana della volontà l’intelligenza artificiale contrappone una diversa metafisica: la metafisica della misura Per l’intelligenza artificiale non si addicono dunque termini come volontà, o intuito, che appaiono del tutto vaghi. (Agenda Digitale)
Nella risoluzione, gli eurodeputati affermano che la supervisione umana e un chiaro quadro giuridico sono necessari per prevenire tali discriminazioni, soprattutto se utilizzate dalle forze dell’ordine e di controllo delle frontiere. (WelfareNetwork)
Ci opponiamo chiaramente alla polizia predittiva basata sull'uso dell'IA, così come a qualsiasi elaborazione di dati biometrici che porti alla sorveglianza di massa I deputati chiedono anche di vietare i sistemi di punteggio sociale, che cercano di valutare l'affidabilità dei cittadini in base al loro comportamento o personalità. (Valledaostaglocal.it)
Per acquisire rapidamente dati e informazioni non strutturati dai documenti ricevuti, se necessario digitalizzarli e trasmetterli a sistemi subordinati, servono tecnologie di acquisizione assistite dall’intelligenza artificiale. (Bitmat)
L’assenza di fondi destinati alle intelligenze artificiali però fa in modo che pochissimi vedano la luce. Ulteriore contro nell’adozione di dispositivi ad intelligenza artificiale in futuro è il loro impatto ambientale (InnovaMI)
L’Economist riflette sul futuro e immagina: e se nel 2036 fosse Yulya, un’intelligenza artificiale, a vincere il Premio Nobel per la Medicina? Insomma l’impiego dell’intelligenza artificiale, ad oggi è sempre più all’ordine del giorno è chissà che tra quindici anni non sia davvero lei a giudicarsi un Nobel (Sky Tg24 )