Domenica in piazzetta il giorno dopo la morte di Arcangelo. "Non è era il cugino di Renato, non siamo parenti dei Caiafa"
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A cura di Gaia Martignetti Arcangelo Correra C'è silenzio a via dei Tribunali a Napoli. Nessuno ha voglia di parlare e molti, forse, vorrebbero dimenticare. Ma non è possibile. Non è possibile perché a pochi passi, a piazzetta Sedil Capuano, ci sono ancora i segni di una città che ha sepolto di nuovo una parte del suo futuro. In silenzio, gli amici e i parenti di Arcangelo Correra, osservano ciò che resta di quello che è stato definito "un gioco finito male" o un "colpo partito per sbaglio". (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri media
Nessun agguato, nessuno scontro a fuoco, ma un colpo partito accidentalmente. Sono i dettagli emersi dal racconto di Renato Benedetto Caiafa, 19 enne che ha confessato in questura le proprie responsabilità in merito alla morte del cugino, il 18enne Arcangelo Correra, all'alba di sabato in via dei Tribunali. (Ottopagine)
Il proiettile rinvenuto sul luogo del ferimento 2 (Fanpage.it)
Diciottenne ucciso con un colpo di pistola nel centro di Napoli, è stato eseguito dalla squadra mobile il decreto di fermo nei confronti Renato Benedetto Caiafa, 19 anni, amico e parente della vittima. (La Repubblica)
Nella piazzetta, nel punto in cui è morto Arcangelo, è stato eretto una sorta di altarino, c'è chi porta dei fiori, chi prega. (La Repubblica)
Nessuna esaltazione di violenza, nessuna celebrazione di icone criminali. Un ragazzo come tanti. (Corriere della Sera)
Attiva la lettura vocale Dopo l'uccisione a Napoli del diciottenne Arcangelo Correra , Gigi D'Alessio ha lasciato sui social un messaggio per invitare i ragazzi a r'espingere la violenza e ad amare la... (Virgilio)