Ucraina, Francia e Gb tornano a discutere di invio soldati europei
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mosca: "Abbattuti 8 missili balistici lanciati da Kiev" Le discussioni sull’invio di soldati occidentali e di compagnie di difesa private in Ucraina sono state riattivate in Europa. Lo ha appreso il quotidiano francese Le Monde da fonti attendibili. In particolare, preoccupa la prospettiva di un possibile disimpegno a favore di Kiev da parte degli Stati Uniti con l’insediamento di Donald Trump negli Stati Uniti il 20 gennaio 2025. (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altri media
Donald Trump tra meno di 2 mesi si insedierà come nuovo presidente degli Stati Uniti: la posizione di Washington in relazione alla guerra potrebbe cambiare e il sostegno americano a Kiev non è scontato. (Adnkronos)
"L'Europa specula sull'entità dei danni che il missile causerebbe con le sue testate nucleari, sulla possibilità di abbatterlo e sulla rapidità con cui i missili raggiungerebbero le capitali del Vecchio Continente. (la Repubblica)
Le nuove discussioni sarebbero riprese «nella prospettiva di un eventuale disimpegno americano nel sostegno a Kiev dopo l'insediamento di Donald Trump, il 20 gennaio 2025». Torna d'attualità il tema dell'invio di truppe occidentali e società di difesa private su suolo ucraino, alla luce della nuova fase di escalation della guerra e del possibile cambio di strategia degli Stati Uniti con l'elezione del presidente Donald Trump. (ilmessaggero.it)
(Adnkronos) – Francia e Regno Unito non escludono l’ipotesi di inviare soldati in Ucraina. La Germania, davanti all’ipotesi di un’escalation della guerra tra Kiev e la Russia, comincia a pensare ai bunker antiatomici. (CremonaOggi)
Nei corridoi delle principali cancellerie del Vecchio Continente si è riaperto lo scottante dossier dei soldati da spedire al fronte per sostenere Kiev nella guerra contro la Russia. Francia e Regno Unito, per esempio, non escluderebbero di poter guidare una coalizione. (il Giornale)
Kiev sta affrontando parecchie difficoltà in una fase cruciale del conflitto, quella che precede i possibili negoziati per la pace: non è un mistero che le forze russe di Vladimir Putin stiano spingendo per permettere allo zar di negoziare da una posizione di forza. (Nicola Porro)