Paolo Curtaz - Commento al Vangelo di domenica 29 Dicembre 2024
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Anzitutto Natale di guerra. Che novità. E di paura. Ma dai. E di sentimenti ed emozioni contrastanti, come sempre. Mentre chi ci crede a questo Dio che è venuto e tornerà, ogni anno vede che la Parola viene sommersa dalle parole, e la provocazione del Natale viene annacquata, sostituita, infarcita di buoni (ed inutili) sentimenti. Siamo quasi rassegnati a vederci rubato il Natale. Ma, nonostante questo logoramento che pare inevitabile, nonostante la frattura che pare insanabile fra realtà e Vangelo, Dio viene. (Cerco il Tuo volto)
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L’Amoris Laetitia di Francesco mi viene incontro, e mi sorprende perché incomincia non cercando il fondamento del matrimonio cristiano, ma con un semplice racconto: Festa difficile, questa. (Cerco il Tuo volto)
La prima Domenica dopo Natale, proponendoci come modello la Santa Famiglia, rappresenta una tappa obbligatoria per farci approfondire il mistero dell’Incarnazione. Il Figlio di Dio, che ha voluto entrare nella nostra storia, prendendo la carne di un uomo, è diventato membro non solo della famiglia umana, ma anche di un popolo, Israele, con le sue tradizioni e le sue leggi, di un villaggio come Nazareth (non casualmente ricordato al termine del Vangelo odierno) e di una famiglia concreta, in carne ed ossa, quella che gli hanno offerto Maria e Giuseppe. (Ufficio per la Liturgia)
DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO NELL’OTTAVA DI NATALE 29 Dicembre 2024 A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. Archivio del giorno: domenica, dicembre 29, 2024 (Valsassinanews)
La famiglia d Nazareth è un modello perché ci insegna che la radice della comunione e dell'amore reciproco si trova in Dio. Il Figlio di Dio, grazie alla fede di Maria e all'obbedienza di Giuseppe, ha potuto vivere in una famiglia, la quale è presentata dalla preghiera iniziale della Messa di oggi, “modello di vita”. (ACI Stampa)
