Genoa-Napoli e Neres: parola a Mastroianni e Del Genio
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Genoa-Napoli, due giorni dopo: Dario Mastroianni, giornalista e commentatore di DAZN, ha parlato della partita di David Neres al Ferraris. Di seguito le sue dichiarazioni. “Neres ha fatto il sesto assist stagionale. Comunque la media di partecipazioni al gol di Neres, tra assistenze e reti segnate, è impressionante. Nel secondo tempo si è un po’ perso nelle difficoltà che ha avuto il Napoli, e che come Conte stesso ha detto non si aspettava”. (Terzo Tempo Napoli)
La notizia riportata su altri media
Lungi dall’essere una parola tipica del Mezzogiorno, è piuttosto un nobile latinismo decaduto che per sua fortuna è sopravvissuto al Sud, dove trova ancora cittadinanza soprattutto in Calabria, Sicilia e una parte della Puglia. (il Giornale)
L'Aula ha tributato al maestro Riccardo Muti una standing ovation al termine del concerto di Natal… "Stutatelo ‘sto telefono". (L'HuffPost)
Un mondo attraversato da guerre necessita di una risposta di altissimo livello. "Tutto ciò che rientra nelle arti e nella cultura è veicolo di dialogo e di pace per il mondo intero. (il Giornale)
«“Stutatelo ‘sto telefono», spegnetelo questo telefono, dice utilizzando un'espressione del dialetto napoletano. Siparietto nell'Aula del Senato al termine del tradizionale concerto di Natale diretto quest'anno da Riccardo Muti. (ilmattino.it)
L’Aula del Senato ha reso omaggio al maestro Riccardo Muti con una standing ovation al termine della XXVII edizione del Concerto di Natale. “È uno strumento che di solito si usa per portare la calma quando il Senato è in ebollizione ma è un suono che nelle sue mani può diventare dolcissimo”, ha detto La Russa al maestro che scherzando ha replicato: “È d’oro?. (Il Fatto Quotidiano)
Ai cultori delle commedie di Eduardo De Filippo non sarà infatti sfuggita l’analogia tra lo “stutare” di Muti e lo “stutare” eduardiano: il primo è stato infatti adoperato ieri per rimbrottare i maleducati che tenevano il telefonino acceso durante il concerto nell’aula del Senato (“E stutatelo sto telefonino!”, è sbottato il maestro); il secondo è invece l’ordine che, nella celebre commedia “Natale in casa Cupiello“, Lucariello (interpretato da Eduardo) rivolge al fratello Pasqualino per fargli “stutare” (spegnere) le candele appena accese (“appicciate”) per chiedere alla Madonna il miracolo di salvare la moglie Concetta svenuta dopo l’ennesimo litigio familiare. (il Giornale)