"Maratona Mentana", le elezioni americane in diretta: orari e ospiti

Maratona Mentana, le elezioni americane in diretta: orari e ospiti
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Il 5 e il 6 novembre torna l’imperdibile #maratonamentana di Enrico Mentana, uno degli appuntamenti più attesi e seguiti dal pubblico. Lo speciale “La Notte Americana” sarà dedicato alle elezioni Presidenziali degli Stati Uniti che vede contrapposti Kamala Harris e Donald Trump in un’epica e cruciale sfida non solo per gli Stati Uniti ma anche per i destini della politica mondiale. La prima finestra della serata sarà alle 23:50 - all’interno dl diMartedì di Giovanni Floris – durante la quale il direttore del TgLa7 si collegherà per commentare i primi risultati elettorali in arrivo dall’Indiana e dal Kentucky (Today.it)

La notizia riportata su altri media

Il duello tra il tycoon e l’attuale numero due di Joe Biden è stato seguito con attenzione dai vari capi di Stato e di governo, alleati e nemici degli Usa. Con tutta probabilità, il risultato di queste combattute presidenziali verrà deciso da una manciata di voti nei cosiddetti Stati chiave. (il Giornale)

Chiunque abbia incontrato in questi giorni mi ha detto: comunque vada, nulla sarà più come prima». E anche ora che ha cambiato mestiere, eletta deputata Ue per il Pd, è su un treno che dalla Pennsylvania la por… (la Repubblica)

Il 5 novembre negli Stati Uniti non si vota soltanto per eleggere il prossimo presidente, ma nelle urne di 41 Stati gli americani troveranno in totale ben 146 misure su cui esprimere la propria preferenza. (Avvenire)

Elezioni Usa, per chi tifano i politici italiani? Ecco le posizioni dei leader dei maggiori partiti

I risultati potrebbero arrivare tra le 2 e le 3 del mattino di mercoledi' 6 in Italia, ma c'e' la reale possibilita' che siano necessari giorni per decretare il presidente. All'1.00 del 6 novembre chiudono i seggi in sei Stati, incluso quello chiave della Georgia, oltre a Indiana, Kentucky, South Carolina, Vermont e Virginia. (Tiscali Notizie)

Gli Stati Uniti sono un Paese scollato che non si riconosce più in una tavola di valori comuni. E’ un esito di lungo periodo legato alla mancata volontà di governare il mutamento (sia delle amministrazioni repubblicane che di quelle democratiche) in un mondo che l’economia globale – prodotta in primis dagli Usa – rende sempre più veloce. (Il Fatto Quotidiano)

E a schierarsi non sono solo gli Stati Uniti, ma anche i politici nostrani che, in modo netto o meno, hanno espresso la propria preferenza su chi vorranno come nuovo inquilino alla Casa Bianca. L'attenzione è alta e tra il candidato repubblicano e la democratica la distanza è tale che una netta presa di posizione appare quasi d'obbligo. (ilmessaggero.it)