Iran ufficializza l’arresto di Cecilia Sala, le motivazioni: “Ha violato le leggi della Repubblica Islamica”
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L'Iran ufficializza l'arresto della giornalista Cecilia Sala, rilasciando anche le motivazioni che da tempo il governo italiano attendeva. Secondo Teheran, la 29enne firma del Foglio avrebbe "violato le leggi della Repubblica Islamica dell'Iran". L'accusa formale arriva più di una settimana dopo il fermo arrivato in un albergo della capitale. Le diplomazie sono al lavoro per cercare di sbloccare la situazione. (Il Giornale d'Italia)
La notizia riportata su altri media
La 29enne era arrivata a Teheran il 13 dicembre con un regolare visto giornalistico concesso dall’ambasciata iraniana a Roma, venendo fermata alla vigilia del ritorno in Italia, giovedì 19 dicembre. Lo ha confermato il Dipartimento generale dei Media Esteri del Ministero della Cultura e dell’orientamento islamico dell’Iran, “il suo caso è sotto inchiesta”. (Virgilio Notizie)
Eric Terzuolo (foto sotto), diplomatico americano in pensione e professore di Relazioni Internazionali all’American University di Washington, spiega perché il rilascio di Cecilia Sala potrebbe non essere rapido. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Cecilia Sala, l'Iran: "Ha violato le leggi della Repubblica Islamica" 30 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Il dipartimento generale dei Media Esteri del ministero della Cultura e dell'orientamento islamico dell'Iran ha confermato in una nota l'arresto di Cecilia Sala «per aver violato le leggi della Repubblica islamica dell'Iran». (La Stampa)
Il reporter di guerra e autore di bestseller britannico è stato diverse volte incarcerato in zone calde: “I giornalisti pagano un prezzo sempre più alto. Alle autorità interessiamo come pedine nelle trattative” Giulio D’Antona (La Stampa)
La giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran, “è in buona salute” ed è in “cella da sola”, nel carcere di Evin. "Dal giorno in cui è stata fermata, il governo è al lavoro per cercare di riportarla in Italia”, ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. (Italia Oggi)
