Ponte sullo Stretto, su Repubblica l’ennesima fake: “non manca alcun documento da INGV, su rischio sismico progetto in linea con massimi standard”
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Il progetto definitivo del ponte sullo Stretto è completo e molto approfondito, non manca di alcun “via libera sismico” o “certificazione” come riportato nell’articolo de la Repubblica in data odierna. Ricercatori di INGV hanno collaborato con il Contraente Generale Eurolink sia nella fase di redazione del Progetto definitivo del 2011, sia nel recente aggiornamento per la ulteriore definizione nel dettaglio del quadro geosismotettonico, non solo mediante analisi bibliografiche, ma anche mediante rilievi in sito, prospezioni geosismiche, sondaggi geognostici. (StrettoWeb)
Su altre testate
“Il nucleo di coordinamento della Commissione tecnico-specialistica per le valutazioni ambientali per la Regione Siciliana ha espresso, all’unanimità, parere favorevole con prescrizioni sull’istanza della società Stretto di Messina per la valutazione d’impatto ambientale relativa al collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”. (BlogSicilia.it)
(Fonte Ansa) L’Europa e il ponte sullo Stretto. I deputati di Alleanza Verdi e Sinistra presentano un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere chiarimenti in merito ai “presunti finanziamenti dell’Unione europea per la progettazione del ponte sullo Stretto di Messina”. (Tempo Stretto)
La presa di posizione del deputato e segretario regionale del Pd Barbagallo: "Documentazione incompleta e un'opera faraonica di propaganda" (Tempo Stretto)
L'appuntamento è alle ore 14 in Piazza Montecitorio 131. Venerdì prossimo, 15 novembre, si terrà a Roma, presso la Sala Capranichetta dell'Hotel Nazionale Montecitorio, la conferenza stampa "NO al ponte sullo Stretto", promossa da Arci, Cgil Messina, Cgil Reggio Calabria, Cgil Calabria, Cgil nazionale, Cgil Sicilia, Greenpeace, Legambiente, Libera. (CGIL)
«Ogni volta che si parla delle faglie, la società Stretto di Messina e il Ministro Salvini (anche nell’ufficialità della Camera dei Deputati), ripetono le stesse identiche frasi: “Tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto di Messina sono note, censite e monitorate”; “I punti di contatto con il terreno dell’opera sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive”; dalle “circa 400 indagini geologiche, geotecniche, sismiche e rilevazioni puntuali” … “ Risulta rispettato quanto richiesto dalle linee-guida del Dipartimento della protezione civile per la gestione del territorio, in aree interessate da faglie attive e capaci”. (Lettera Emme)
Il rischio, che esiste e di cui non si discute abbastanza, è di progettare un nuovo disastro del Vajont, ovvero una struttura utile sì, ma che venne costruita occultando la non idoneità della stessa rispetto al territorio. (QuiFinanza)