Sue Gray, si dimette la capo staff di Starmer (che guadagnava 200 mila euro l'anno): «Troppe voci su di me»

Sue Gray, si dimette la capo staff di Starmer (che guadagnava 200 mila euro l'anno): «Troppe voci su di me»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it ESTERI

«I commenti sulla mia posizione rischiavano di distrarre il governo dal suo vitale lavoro di cambiamento». Con queste parole Sue Gray ha motivato le sue dimissioni da capo di gabinetto del primo ministro britannico Keir Starmer. La notizia è arrivata nella tarda mattinata di ieri, per anticipare una fuga di notizie relative all’annuncio della riorganizzazione previsto in realtà per oggi. Le dimissioni fanno seguito a settimane di speculazioni sul suo ruolo, tensioni esasperate ulteriormente quando la Bbc ha ottenuto i dettagli sul suo stipendio di 170 mila sterline, più alto di tremila sterline di quello dello stesso primo ministro. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Starmer è partito con il piede sbagliato. Reuters (Avvenire)

E' questa l'interpretazione pressoché unanime dei media del Regno Unito all'indomani della dimissioni da capo dello staff del premier di Sue Gray, sinora potentissima 'zarina' dell'apparato di Downing Street, sullo sfondo delle polemiche sullo "scandalo dei regali" incassati dal capo del governo, dalla first lady e da figure di primo piano compagine, nonché dei sospetti di nepotismo e avidità sulla stessa Gray, garante fra l'altro dell'accesso a Number 10 offerto al più generoso donatore di sir Keir, l'uomo d'affari lord Waheed Alli. (Il Messaggero Veneto)

Inizia con un licenziamento la nuova settimana del governo laburista britannico. Dopo le feroci polemiche che per settimane avevano accompagnato il nuovo capo dello staff di Downing Street, Sue Gray, domenica pomeriggio sono state annunciate le sue dimissioni. (il Giornale)

Rivolte, Europa e milionari in fuga: che cosa ci dicono i primi 100 giorni al potere di Keir Starmer

E' quanto riportato da Libero nell'edizione oggi in edicola, in base ad un campione preso dall'agenzia demoscopica britannica More in Common. Il 33,7 percento ottenuto dalla sinistra inglese in (Secolo d'Italia)

Bbc (Avvenire)

Che cosa ha fatto il Labour nei primi cento giorni di governo, che si compiono oggi, sabato 12 ottobre? E che cosa abbiamo capito di Sir Keir Starmer? È davvero l’erede di Tony Blair? E il primo ministro britannico può davvero essere un esempio per il centrosinistra progressista europeo? (la Repubblica)