L'Eurocamera dice sì alla fornitura di missili a lungo raggio a Kiev
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Gli eurodeputati chiedono all'Ue di rafforzare il loro sostegno militare all'Ucraina, anche attraverso la fornitura di aerei, missili a lungo raggio, compresi i missili Taurus, moderni sistemi di difesa aerea, fra cui i Patriot e i Samp/T, e sistemi di difesa antiaerea portatile (Manpads). Lo si legge nella risoluzione approvata a Strasburgo che accoglie con favore la decisione di Joe Biden di consentire all'Ucraina di utilizzare sistemi missilistici su obiettivi militari all'interno del territorio russo e chiedono ai Paesi Ue di fare altrettanto. (L'Eco di Bergamo)
Se ne è parlato anche su altri media
Armare e ancora armare l’Ucraina per perseguire una vittoria impossibile attraverso la sconfitta e l’umiliazione della Russia. È questa la folle sfida rilanciata, dopo tre anni di ferro e fuoco … (Il Fatto Quotidiano)
Dalla risoluzione approvata giovedì (28 novembre), arriva l’ennesima condanna della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e il peggioramento del conflitto. (EuNews)
L’Unione europea dovrebbe rafforzare il sostegno militare all’Ucraina, anche attraverso la fornitura di aere e missili a lungo raggio. A chiederlo è il Parlamento europeo, che oggi – giovedì 28 novembre – ha approvato una risoluzione che accoglie con favore la decisione di Joe Biden di consentire a Kiev l’uso di sistemi missilistici su obiettivi militari all’interno del territorio russo. (Open)
L’ultima risoluzione del Parlamento Ue sul sostegno all’Ucraina ufficializza l’ulteriore passo di Bruxelles in direzione di un’escalation, ma consegna anche alla politica italiana un’altra conferma: sulla guerra nel Paese di Volodymyr Zelensky il governo va in ordine sparso, mentre il Partito Democratico, ormai, è completamente diviso. (Il Fatto Quotidiano)
Come l’analoga risoluzione approvata lo scorso settembre a Strasburgo, il documento non ha potere vincolante sugli Stati, ma il segnale politico c’è ed è tutt’altro che rassicurante. (ByoBlu)
Donald Trump annuncia la nomina del generale a riposo Keith Kellogg, un fedelissimo che ha già fatto parte della prima amministrazione Trump, ad inviato per l'Ucraina e la Russia, con il compito di mettere fine ai due anni e mezzo di conflitto. (Sky Tg24 )
