L'ultima chiamata dei CCCP-Fedeli alla linea con un film e un tour

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Quasi trentaquattro anni dopo gli ultimi concerti, i CCCP-Fedeli alla Linea, una delle band più iconiche e influenti della storia del rock e del punk italiano, si preparano a chiudere definitivamente il loro percorso artistico. L’annuncio è arrivato durante un evento all’Arci Bellezza di Milano, dove Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Danilo Fatur e Annarella Giudici hanno svelato i dettagli di quella che sarà la loro ultima chiamata. Un tour, un film e una serie di iniziative che celebrano non solo la loro musica, ma anche un’eredità culturale che ha segnato intere generazioni.

Tutto era cominciato nel 2023, quando i CCCP si erano ritrovati sul palco del Teatro Valli di Reggio Emilia per festeggiare l’inaugurazione di Felicitazioni!, la mostra ai Chiostri di San Pietro che ha attirato oltre 45mila visitatori. Quel doppio concerto, tenutosi il 21 e 22 ottobre, aveva segnato l’inizio di una reunion che ha visto il tutto esaurito, con un pubblico misto tra vecchi fan e nuove leve. L’entusiasmo generato da quegli eventi, come ha sottolineato Ferretti, è stato determinante per spingere la band a organizzare un ultimo atto.

Il 21 marzo 2025, sempre al Teatro Valli, verrà presentato in anteprima lo spettacolo audio e video tratto dal Gran Gala Punkettone dell’ottobre 2023, un’opera che cattura l’energia e l’intensità di quei concerti. Il film, che uscirà ufficialmente il 28 marzo, promette di essere un documento prezioso per chiunque voglia rivivere o scoprire l’essenza dei CCCP.

Ma non è solo una questione di nostalgia. Come emerge dalle parole della band, c’è una riflessione amara e disincantata sul presente. “Il mondo va a puttane”, scrivono in una delle loro ultime comunicazioni, usando una locuzione volutamente cruda e diretta. È un giudizio che sembra riassumere il loro sguardo sul mondo contemporaneo, un mondo che, a loro avviso, è diventato vecchio e affaticato, dominato da paure e incertezze.

I CCCP, che hanno vissuto e raccontato eventi epocali come la caduta del Muro di Berlino, le primavere arabe e le illusioni di un progresso mai realizzato, sembrano oggi più che mai consapevoli della complessità del presente. La loro musica, sempre scomoda e provocatoria, ha saputo cogliere le contraddizioni del loro tempo, e anche in questa ultima fase non rinunciano a farlo.

Il tour, che partirà dopo la presentazione del film, sarà l’occasione per salutare il pubblico che li ha accompagnati in questi decenni. Un pubblico che, come ha ricordato Ferretti, ha dato loro la forza di tornare sul palco e di chiudere il cerchio in modo degno.