Aimone di Savoia, cugino di Emanuele Filiberto: «I gioielli della Corona? Bankitalia potrebbe esporli»
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Aimone di Savoia Aosta, cugino di Re Carlo, è un principe-manager. Cavaliere della Repubblica per il lavoro sul fronte delle relazioni economico-commerciali tra Italia e Russia: per trent’anni ha lavorato a Mosca per Pirelli, oggi è responsabile degli affari istituzionali e regulatory. «Dopo un inizio milanese, Bocconi e Rinascente, a portarmi a Mosca, dopo JP Morgan a Londra, fu una trading company. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Emanuele Filiberto di Savoia è al centro dell'attenzione mediatica in quest'ultimo periodo, tra la richiesta della restituzione dei gioielli di Casa Savoia che ha scatenato un litigio in famiglia col cugino Aimone di Savoia Aosta e la relazione con l'imprenditrice messicana Adriana Abascal, nonostante sia ancor ufficialmente sposato con Clotilde Courau. (DiLei)
Per il Duca d’Aosta, lo Stato fa bene a non restituirli alla dinastia, Emanuele Filiberto gli ha fatto rispondere dall’avvocato degli eredi Savoia. – foto | video Video in Evidenza X Filippa Lagerbak e Daniele Bossari, vacanze da sogno in Oman Filippa Lagerbak e Daniele Bossari, vacanze da sogno in Oman Parla Emanuele Filiberto di Savoia: “Finalmente papà Vittorio Emanuele riposa tra i re a Superga” – guarda “ANDREBBERO ESPOSTI” - Una lunga intervista al Corriere della Sera , in cui parla di Russia, definendo Mosca “la mia seconda patria”, e dell’amicizia con il cugino Carlo d’Inghilterra, che “è giusto che abbia chiari punti di vista, niente di male a scegliere di manifestarli”. (OGGI)
L’acredine si fonda sulla contrapposizione tra i due rami dinastici di Casa Savoia: il ramo primogenito dei Savoia Carignano, rappresentato da Emanuele Filiberto, e prima di lui dal padre Vittorio Emanuele di Savoia (figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia), e il ramo cadetto dei Savoia-Aosta, guidato da Aimone di Savoia-Aosta e, prima di lui, dal padre Amedeo di Savoia-Aosta. (Vanity Fair Italia)
La questione dei gioielli dei Savoia, custoditi in un forziere della Banca d’Italia, torna a far discutere, dividendo i cugini Aimone di Savoia-Aosta ed Emanuele Filiberto. Quest’ultimo ne rivendica la restituzione, ma Aimone, 57 anni, principe e manager, non è d’accordo: “Non ha senso, erano della Corona e di conseguenza la XIII disposizione della Costituzione, ndr era chiarissima: tutto confiscato. (Il Fatto Quotidiano)