Arabia Saudita. Il mandato d’arresti per Netanyahu mette a disagio Mbs
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Di Giuseppe Gagliano – Il 21 novembre 2024, la Corte Penale Internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo militare di Hamas Mohammad Diab Ibrahim al-Masri. La decisione ha attirato l’attenzione dei leader del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), in particolare del principe ereditario saudita Mohammad Bin Salman (MBS), il quale ha tuttavia mostrato cautela, sottolineando l’importanza di rispettare il diritto internazionale, pur consapevole della complessità politica che la circonda. (Notizie Geopolitiche)
Se ne è parlato anche su altri media
Le accuse sono pesanti: crimini di guerra e crimini contro l’umanità per quanto accaduto nella guerra a Gaza. Ma questo non ha frenato l’Alto rappresentante per la Politica Estera dell’Ue, Josep Borrell, che dopo le accuse di antisemitismo mosse da Israele nei confronti dei giudici, la dichiarazione degli Stati Uniti che hanno ribadito di non riconoscere le sentenze della Corte e i dubbi di alcuni esponenti dei governi europei ha dichiarato che gli Stati membri non devono indugiare e rispettare le disposizioni del Tribunale. (Il Fatto Quotidiano)
Vedremo se i Sette arriveranno a una posizione comune. Tutti appoggiarono, anzi lodarono la decisione dei giudici dell’Aia. (Corriere della Sera)
Da Fiuggi – «Nell’esercizio del proprio diritto di difesa, Israele è tenuto in ogni caso a rispettare pienamente gli obblighi derivanti dal diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario. (Open)
Accettando in parte l'istanza della difesa di posticipare di 15 giorni l'audizione in tribunale - nei tre casi di frode, abuso d'ufficio e corruzione per cui è a processo - riconoscendo la motivazione degli impegni del premier nei conflitti di Gaza e Libano. (L'HuffPost)
Da un lato, ci sono le delegazioni del G7, riunite a Fiuggi, che si arrovellano fino all’ultimo minuto per trovare una frase da inserire nel comunicato finale sulla questione del mandato d’arresto spiccato dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier Benjamin Netanyahu, pur sapendo di pensarla in modi molto diversi. (L'HuffPost)
Getting your Trinity Audio player ready... G7, Tajani sul mandato di arresto per Netanyahu: “Dobbiamo capire le regole” (Dire)