La partita iraniana, i timori dei curdi: Siria, alleanze incrociate in una crisi globale
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Mosca e Teheran (con le milizie sciite regionali) sono unite nel sostegno di Assad ma perseguono interessi diversi e concorrenti. Ognuno vuole contare di più e il presidente fa il pendolo cercando di ottenere di più da sponsor impegnati su mille fronti. Qualche commentatore russo rinfaccia al raìs di essersi sbilanciato in favore dei mullah, pazienti nell’installarsi all’interno dei confini. L’Iran considera il Paese come uno dei perni di un sistema che unisce il proprio territorio al Mediterraneo attraverso un «corridoio» che attraversa Iraq e Libano (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
"Abbiamo esaminato gli eventi nel sud del Libano e li abbiamo seguiti, così come la questione dell'accordo di tregua, e abbiamo capito la possibilità che i membri di Hezbollah possono trasferirsi dal Libano in Siria (Sky Tg24 )
Mentre le milizie filoturche continuano a spingere verso sud, in particolare in direzione della città di Hama, ieri mattina è partito un primo contrattacco dell’esercito siriano. (Corriere della Sera)
«I Paesi che si dichiarano sostenitori dei diritti umani e della pace, in realtà hanno un ruolo nell'uccisione di persone innocenti, a causa del loro sostegno alla guerra e agli omicidi nella regione», ha aggiunto, come riporta l'Isna. (Corriere del Ticino)
I paesi occidentali chiedono intanto una rapida de-escalation del conflitto: con una nota congiunta Usa, Gb, Francia e Regno Unito sottolineano “la necessità di pensare ai civili e alle infrastrutture” (la Repubblica)
– Il presidente siriano Bashar al Assad ha promesso di sconfiggere il terrorismo nel suo paese, mentre la guerra civile rischia di deflagare su vasta scala. Lo ha riferito domenica l’agenzia di stampa statale siriana Sana. (Agenzia askanews)
Lo ha scritto su X la guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei. "Mentre tutta l'attenzione della nazione islamica è focalizzata sulla Palestina - ha aggiunto - i ribelli stanno rivolgendo la loro attenzione a un altro luogo e non a scapito dell'entità sionista". (Civonline)