Media, 'Assad tornato a Damasco, ieri a Mosca ha visto Putin'
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I media governativi siriani hanno annunciato poco fa che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin. Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci. Il sito dell'agenzia di notizie governativa Sana non è funzionante. E i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin. (Il Messaggero Veneto)
Se ne è parlato anche su altri media
I paesi occidentali chiedono intanto una rapida de-escalation del conflitto: con una nota congiunta Usa, Gb, Francia e Regno Unito sottolineano “la necessità di pensare ai civili e alle infrastrutture” (la Repubblica)
Bashar al-Assad affida a una foto scattata assieme al ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi il tentativo di dimostrare che si trova a Damasco ed è saldamente al controllo del potere. Dicono che giovedì, di fronte alla trionfale offensiva della coalizione ribelle di Idlib, sia st… (la Repubblica)
L’esercito di Damasco: “Territori riconquistati” Giallo sulla morte di Al-Jolani, leader del gruppo sunnita Hts che guida la rivolta (leggi). (Il Fatto Quotidiano)
Ieri Araghchi ha annunciato che oggi avrebbe visitato Damasco per "portare il messaggio" di supporto della Repubblica islamica all'alleato Bashar Al Assad . "E' ovvio che gli Stati Uniti e il regime israeliano sono in combutta con i gruppi terroristici in Siria", in quanto il "regime sionista, dopo il recente fallimento dei suoi obiettivi, cerca di raggiungere i suoi scopi creando insicurezza nella regione attraverso questi terroristi", ha detto. (Gazzetta del Sud)
Un ufficiale dei ribelli siriani ha dichiarato in un'intervista alla tv israeliana Channel 12 che "l'intera provincia di Idlib e i suoi sobborghi sono stati conquistati, così come Aleppo, tranne alcune zone, e stanno avanzando verso la regione di Hama". (Sky Tg24 )
Qualche commentatore russo rinfaccia al raìs di essersi sbilanciato in favore dei mullah, pazienti nell’installarsi all’interno dei confini. L’Iran considera il Paese come uno dei perni di un sistema che unisce il proprio territorio al Mediterraneo attraverso un «corridoio» che attraversa Iraq e Libano. (Corriere della Sera)