Che fine ha fatto il Bonaccini autonomista?

Che fine ha fatto il Bonaccini autonomista?
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Tempi.it INTERNO

Stefano Bonaccini aveva già pronte le valigie per Bruxelles e aveva già salutato i consiglieri regionali. Il presidente dell’Emilia-Romagna è però stato richiamato all’ordine dal Pd per far votare in extremis e con una seduta durata l’intera notte la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Così, dopo la Campania e in attesa di Toscana, Puglia e Sardegna, il centrosinistra del campo larghissimo – da Fratoianni fino a Renzi – decide di fare dell’autonomia un terreno di scontro col governo. (Tempi.it)

La notizia riportata su altri media

Alla riunione, oltre alla fitta rete di associazioni aderenti, hanno partecipato tutte le forze politiche d’opposizione al Governo del centrodestra, esclusa Azione, le sigle sindacali Cgil e Uil e l’Ali Abruzzo che vede anche rappresentanti sindaci di centrodestra. (Terre Marsicane)

Si è costituito anche in Abruzzo il coordinamento "No autonomia differenziata" che si pone come obiettivo di dare vita a una grande e diffusa mobilitazione per contrastare l'autonomia differenziata, con l'avvio immediato della raccolta firme per la promozione del referendum abrogativo della legge. (ChietiToday)

Al Coordinamento aderiscono Cgil e Uil Calabria, Ali, Demos, Anpi, Arci, Acli, Udu, Uds, Cdc, Wwf, Cnca, Legambiente, Libera, la Rete dei numeri pari e diversi giuristi. Questa mattina la prima riunione di raccordo alla quale seguiranno altri incontri. (Il Lametino)

IL PCI È PER L’ABROGAZIONE TOTALE DELLA LEGGE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

: Il comitato per la difesa della Costituzione annuncia l'iniziativa che parte sabato 20 luglio (Tuscia Web)

Potenza, lunedì 15 luglio 2024 – “Si è costituito oggi a Potenza, con un’assemblea svoltasi nella sede della Cgil, il Comitato referendario provinciale per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. (Ufficio Stampa Basilicata)

“Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86: disposizioni per l’attuazione dell’Autonomia Differenziata, …ecc.” è questo il quesito del Referendum depositato il 5 luglio in Cassazione dal Comitato nazionale promotore, cui ha dato impulso il Segretario CGIL Landini e che ha visto convergere, oltre agli storici Comitati NO AD, nei quali il Partito ha lavorato per sei anni, i maggiori partiti di opposizione parlamentare ed una serie di Associazioni, compresa l’ANPI, forze sociali e costituzionalisti come Villone e Azzariti. (Partito Comunista Italiano)