L'opposizione all'autonomia differenziata cresce in Abruzzo

L'opposizione all'autonomia differenziata sta guadagnando terreno in Abruzzo. Un coordinamento, denominato "No autonomia differenziata", si è costituito con l'obiettivo di lanciare una vasta mobilitazione per contrastare l'autonomia differenziata. Questo movimento ha avviato la raccolta firme per promuovere un referendum per l'abrogazione della legge.

Il coordinamento "No autonomia differenziata" è stato costituito il 12 luglio, presso la sede regionale della Cgil Abruzzo Molise, a Pescara. Tra i presenti, rappresentanti di Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass, Avs, Iv, M5s, Pd, Psi. Il coordinamento mira a dare vita a una grande e diffusa mobilitazione per contrastare l'autonomia differenziata.

Il PCI si è espresso a favore dell'abrogazione totale della legge sull'autonomia differenziata. Il quesito del referendum, depositato il 5 luglio in Cassazione dal Comitato nazionale promotore, chiede l'abrogazione della legge 26 giugno 2024, n. 86: disposizioni per l'attuazione dell'Autonomia Differenziata.

Anche il Partito Democratico di Carlopoli si è schierato contro l'autonomia differenziata. Il locale circolo del Partito Democratico ha costituito un Comitato promotore di sostegno all'iniziativa referendaria contro l'autonomia differenziata.

La questione dell'autonomia differenziata continua a suscitare dibattito e opposizione. Il coordinamento "No autonomia differenziata" in Abruzzo rappresenta un ulteriore passo verso una mobilitazione più ampia contro questa legge. Con la raccolta firme già avviata, il futuro del referendum sull'abrogazione della legge sull'autonomia differenziata sarà sicuramente un argomento di grande interesse nei prossimi mesi.

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