Autonomia differenziata, il centrosinistra della Calabria insiste sul referendum

Autonomia differenziata, il centrosinistra della Calabria insiste sul referendum
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Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria SALUTE

«Confidiamo nella sensibilità del presidente Mancuso e nella coerenza del governatore Occhiuto per fare in modo che non ci siano rinvii e perdite di tempo rispetto a una discussione che non può essere rimandata oltre, considerando l’importanza della posta in gioco». I capigruppo di minoranza in Consiglio regionale insistono per la discussione direttamente in aula, senza passare dalla commissione, la proposta di provvedimento amministrativo per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, già depositata a Palazzo Campanella (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

Ne parlano anche altri giornali

Meglio la padella dell’Autonomia o la brace del referendum abrogativo? Il quesito - è il caso di dirlo attanaglia la politica: esserci o non esserci nella battaglia referendaria votata all’abrogazione della riforma firmata dal ministro Roberto Calderoli? Cancellare la legge è davvero la soluzione giusta? Il quorum verrà raggiunto? E chi dice che la Corte costituzionale accetterà il quesito? (il Giornale)

Il comitato per la difesa della Costituzione di Civita Castellana si è riunito l’8 luglio ed ha confermato all’unanimità, condividendone contenuti e finalità, di attivarsi per raccogliere le firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenzia. (Tuscia Web)

Alla riunione, oltre alla fitta rete di associazioni aderenti, hanno partecipato tutte le forze politiche d’opposizione al Governo del centrodestra, esclusa Azione, le sigle sindacali Cgil e Uil e l’Ali Abruzzo che vede anche rappresentanti sindaci di centrodestra. (Terre Marsicane)

Lettieri (PD): “Continua la nostra battaglia contro l’autonomia differenziata"

L'niziativa si è svolta ieri, 12 luglio, nella sede regionale della Cgil Abruzzo Molise, a Pescara. Erano presenti rappresentanti di Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass, Avs, Iv, M5s, Pd, Psi. (ChietiToday)

“Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86: disposizioni per l’attuazione dell’Autonomia Differenziata, …ecc.” è questo il quesito del Referendum depositato il 5 luglio in Cassazione dal Comitato nazionale promotore, cui ha dato impulso il Segretario CGIL Landini e che ha visto convergere, oltre agli storici Comitati NO AD, nei quali il Partito ha lavorato per sei anni, i maggiori partiti di opposizione parlamentare ed una serie di Associazioni, compresa l’ANPI, forze sociali e costituzionalisti come Villone e Azzariti. (Partito Comunista Italiano)

Come Partito democratico non solo abbiamo subito aderito alla proposta ma saremo come sempre in prima linea nel combattere e nel motivare le ragioni del nostro “NO” ad una legge scellerata, un provvedimento pericoloso che potrebbe frantumare l’unità del Paese con gravi ripercursioni per il Mezzogiorno e la nostra Basilicata. (Ufficio Stampa Basilicata)