Dietro le Mappe - Quale Siria dopo Assad? - Guarda il documentario completo
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Il clan Assad è uscito di scena, in Siria, dopo un'offensiva guidata da Abu Mohammed Al-Joulani, ex membro di Al Qaeda e fondatore di Hayat Tahrir Al-Cham. Le città di Aleppo, Hama, Homs e Damasco sono cadute una dopo l'altra senza eccessi di violenze, ma ora si teme una "balcanizzazione" del Paese. Che ne sarà di un popolo già martoriato da tredici anni di guerra civile (Arte.tv)
Ne parlano anche altri giornali
La fulminea caduta del regime di Assad ha consegnato alla Turchia e agli Usa una vittoria tattica che potrebbe trasformarsi in un complesso rompicapo strategico. (Il Fatto Quotidiano)
L’azienda dolciaria siciliana Fiasconaro continua a rappresentare un esempio di eccellenza italiana nel mondo. Quest’anno, il celebre panettone artigianale prodotto a Castelbuono è stato protagonista di eventi di rilievo negli Stati Uniti, consolidando il suo ruolo come ambasciatore della tradizione gastronomica italiana oltreoceano. (Economia Sicilia)
Gas e petrolio, cosa cambierà in Siria dopo la caduta di Assad Dopo la caduta di Assad, la Turchia apre all'idea di un gasdotto tra Qatar ed Europa passante per la Siria. Ma il paese è ancora instabile e il suo ruolo sul mercato energetico è minimo. (Start Magazine)
Assad ha trovato in rifugio in Russia, e ora i siriani – e con loro il mondo intero – s’interrogano sul futuro del Paese. Per capire ciò che potrebbe succedere è indispensabile comprendere chi siano i protagonisti dell’insurrezione, quei ribelli con i fucili a tracolla che giravano in macchina apparentemente scioccati dalla rapidità con cui avevano cacciato Assad. (Elle)
“Le speranze sono che inizi un processo democratico a Ginevra e che tutti gli attori partecipino. Addirittura si parla di una partecipazione della Russia, dell’Iran e di questi terroristi che hanno preso il potere che forse hanno appreso la lezione ma io a questo non credo molto. (Radio Radio)
Si tratta naturalmente di una voce non imparziale, va detto, considerato il fatto che l'Iran figura oggi come uno dei principali nemici sia degli Stati Uniti d'America, sia di Israele. E tuttavia la posizione della guida suprema dell'Iran ci pare degna di essere presa criticamente in considerazione. (Il Giornale d'Italia)