Marida, la giornalista più bella, brava e coraggiosa di una generazione che con la sua morte prende atto del proprio declino

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

“La scrittura – sottolinea Repubblica – per Marida era anche un impegno civile vissuto sempre dalla parte degli ultimi, dei più fragili, dei minori.

E’ scomparsa a 65 anni appena di età Marida Lombardo Pijola, una vita al Messaggero da inviata, poi scrittrice di successo.

“È stata una bruttissima giornata, ho avuto l’esito dei controlli semestrali ed è tornato”, aveva scritto in un messaggio neanche un anno fa. (Farodiroma)

Se ne è parlato anche su altri media

Dopo una lunga lotta contro la malattia si è spenta a Roma Marida Lombardo Pijola. Aveva 65 anni. (TGR – Rai)

Clicca qui. Dolorosa perdita, è morta Marida Lombardo Pijola: la giornalista e scrittrice si è spenta a 65 anni. Marida Lombardo Pijola si è spenta all’età di 65 anni, dopo una lunga malattia. E’ morta Marida Lombardo Pijola, una notizia che abbiamo appena saputo e che ci ha lasciati sgomenti. (GameGurus)

Al Messaggero coprì gli eventi più importanti della cronaca nazionale, tra cui al strage di Capaci. La giornalista aveva 65 anni e da tempo lottava con un male incurabile. (BariToday)

Morta Marida Lombardo Pijola, giornalista e scrittrice nota nel denunciare le ingiustizie. È morta la giornalista e scrittrice Marida Lombardo Pijola a 65 anni dopo aver combattuto a lungo la sua malattia. (Metropolitan Magazine )

Spesso ospite in tv come opinionista, aveva anche condotto “Questioni di famiglia” su Rai 3 Fece epoca la sua grande inchiesta sull’adolescenza violata tra discoteche e scuole di Roma, da cui poi scaturì il libro d’esordio, storie di adolescenti che, all’insaputa dei genitori, si cambiavano d’abito e diventavano regine del ballo sui cubi nelle discoteche. (Telebari)

E’ morta ieri sera dopo una lunga malattia Marida Lombardo Pijola, giornalista di lungo corso e di grande impegno civile, che nella sua carriera, cominciata a Bari, dove era nata il 2 aprile 1956 e proseguita a Roma, prima alla Gazzetta del Mezzogiorno, poi, per quasi trent’anni, al Messaggero e ultimamente al Corriere edizione Roma, si è occupata di cronaca, in particolare quella giudiziaria italiana. (Blitz quotidiano)