Tajani, Salvini e gli scazzi poco diplomatici nel governo su Netanyahu

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Start Magazine INTERNO

Tajani, Salvini e gli scazzi poco diplomatici nel governo su Netanyahu Che cosa si dice e che cosa non si dice nel governo su Netanyahu. Il caso delle parole di Tajani e Salvini. La nota di Sacchi Antonio Tajani lo ha ribadito ieri sera in tv seppur cercando di ammorbidire alcuni passaggi poco diplomatici (insoliti per un mediatore come lui) verso Matteo Salvini. il ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia, afferma che le posizioni di Salvini sono “legittime” in quanto “parla da capo della Lega”, ma la politica estera la decide il premier Giorgia Meloni con lui. (Start Magazine)

La notizia riportata su altre testate

L'accordo sul cessate il fuoco con Hezbollah cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dato il via libera "in linea di principio" dovrebbe essere trasmesso oggi al governo libanese. Lo ha detto alla Cnn una fonte israeliana a conoscenza del dossier, secondo cui alcuni dettagli sono ancora in fase di negoziazione. (Adnkronos)

"Il recente mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra". (Il Messaggero Veneto)

L'incriminazione della Corte Internazionale produce una situazione grottesca: le Cancellerie al lavoro per una soluzione del conflitto che dovessero incontrare Netanyahu si troverebbero davanti un latitante da arrestare (il Giornale)

Khamenei chiede l'esecuzione di Netanyahu: «Giustiziatelo». Israele: «Venti razzi lanciati dal Libano verso l'Alta Galilea»

L’invito di Viktor Orbán a Benjamin Netanyahu in Ungheria per una visita di Stato non sorprende, conoscendo il personaggio e il suo gusto della provocazione e della sfida. (il manifesto)

L’ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, ha dichiarato oggi che i leader israeliani dovrebbero essere condannati a morte anziché emettere mandati di arresto, in risposta alla Corte penale internazionale che ha emesso mandati per il primo ministro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant per la guerra a Gaza. (Nordest24.it)

Tuttavia, il media libanese Lbci cita un commento del mediatore americano Amos Hochstein secondo il quale le notizie sul via libera che sarebbe stato dato da Israele «non sono accurate». Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan che l'accordo per la tregua in Libano "è chiuso». (ilmessaggero.it)